giovedì 22 aprile 2010

Chi non rispetta i patti?

«La giunta non intende rispettare gli accordi». Paolo Frigerio lancia quest'accusa per motivare l'addio dei Federalisti. Ma è proprio così? A rispondergli è direttamente il sindaco, in un'intervista alla Gazzetta della Martesana, di cui riportiamo un breve stralcio. «L'accordo», dice Eugenio Comincini, «era composto da 9 impegni, di cui 7 già  rispettati: è bene ricordarli. Stop ai piani edilizi Garzanti e Mat Plast: fatto. Stop al precedente piano edilizio Melghera e al collegamento viario tra le vie Fontanile e Melghera: fatto. No ad insediamenti rom e potenziamento della Polizia Locale: fatto. Impegno a favore del federalismo fiscale: fatto. Edilizia convenzionata con assegnazioni trasparenti e premianti per i cernuschesi: fatto. Realizzazione di spazi scuola mancanti: in parte fatto e in parte in progress. Filanda anche a favore di servizi per famiglie e bambini: ci stiamo muovendo in questa direzione. Rimane l'utilizzo di Villa Alari deciso con referendum: inizialmente l'opzione a favore di Scienze motorie (d'accordo anche i Federalisti) aveva stoppato la ricerca di altre soluzioni; dopo la rinuncia della Facoltà , dall'assessore Mandelli non è arrivata alcuna proposta; la delega era in mano ai Federalisti, quindi su questo punto qualche responsabilità  è loro. Riduzione del traffico con il "peduncolo" a ovest: questo è l'unico punto sul quale non ci sono riscontri, ma per la ragione che questa mini tangenzialina dovrebbe passare quasi esclusivamente sul territorio di Cologno, Comune che ha cambiato tre sindaci in tre anni, quindi è mancato un interlocutore stabile con il quale ragionare; il problema del traffico non troverebbe comunque soluzione da quest'intervento; altre misure (tra cui quella delle telecamere, caldeggiata dai Federalisti e che questa Amministrazione ha fatto propria) sono in corso di realizzazione. Da questo bilancio complessivo è evidente che il patto è stato rispettato. Nel 2005 i Federalisti uscirono dalla maggioranza Cassamagnaghi perché il programma non era rispettato. Ora che il nostro programma è in attuazione, la musica si ripete, anche se l'accordo con loro è stato ampiamente rispettato. Ho come l'impressione che, se non dirige l'orchestra, Frigerio faccia fatica a non stonare».

«Noi», aggiunge il sindaco, «stiamo rispettando il programma sul quale abbiamo chiesto il voto degli elettori. Non possiamo certo tradire la fiducia concessaci per andar dietro alle diverse parole d'ordine che vorrebbe dettarci Paolo Frigerio. Un esempio? Sappiamo che, da tempo, lui ha in mente una piattaforma commerciale al posto dell'Ipsia: noi invece, ma anche la dirigenza scolastica e persino la nuova Amministrazione provinciale di destra, abbiamo sempre visto positivamente l'attuale localizzazione della scuola, comodamente servita dalla metropolitana e, a breve, finalmente riqualificata».



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