Pubblichiamo l'intervento in Consiglio Comunale di Pietro Melzi in occasione del voto dell'atto di indirizzo sull'avvio del tavolo per l'accordo di programma sull'ampliamento del Carosello
Grazie Presidente, buonasera a tutti,
volevo iniziare il mio intervento facendo i
complimenti alla maggioranza consiliare. L’iter con cui è stato
costruito questo Atto di Indirizzo misura la maturità raggiunta da
questo gruppo, ossia la capacità prendere le decisioni valutando i
problemi con occhi scevri da ogni tipo di pregiudizio.
In questo modo abbiamo provato a configurare un
percorso comune, trasparente e partecipato che ci ha portato al testo
che ci accingiamo a votare.
Come Partito Democratico abbiamo incontrato gli
iscritti e la cittadinanza per condividere il processo di analisi
delle opportunità e dei rischi connessi all’operazione senza
fermarci davanti a facili conclusioni o a comode semplificazioni.
Abbiamo deciso di voler giocare questa partita
non blindandoci dietro la difesa dello status quo, ma analizzando il
problema e individuando quegli indirizzi abilitanti che possano
caratterizzare l’operazione come una reale opportunità per la
comunità cernuschese.
Non nascondiamoci che questo percorso non sia
stato di certo indolore: sicuramente in questi anni ci siamo distinti
per la tutela del territorio piuttosto che per l’amore verso il
cemento. Le scelte di politica territoriale e ambientale della nostra
Amministrazione sono sempre state coraggiose e coerenti,
dimostrandosi all’avanguardia nel dibattito sul governo
territoriale nell’area metropolitana, alla luce di ciò potete
capire quanto pesanti siano i costi nella bilancia immaginaria con i
benefici.
Sinteticamente la proposta di sviluppo, per
quello che riguarda il Comune di Cernusco prevede a fronte
dell’ampliamento di 9.000 mq di SLP su una superficie di circa
5.000 mq una riqualificazione della viabilità esistente e la
salvaguardia e lo sviluppo dell’occupazione con la creazione di
circa 250 nuovi posti di lavoro.
Come dicevo questa Amministrazione ha curato la
questione ambientale come poche altre in Italia, ma vorrei anche
aggiungere a questo proposito che il Governo del territorio non è
solo un atto tecnico-urbanistico, ma ha valore di progettazione di
sviluppo di una comunità umana. Il “territorio” è abitato, in
parte, da una generazione, la mia, che per quasi il 40% non ha
un’occupazione stabile per la quale è quasi un dovere di chi
amministra oggi fare in modo che si creino delle opportunità. Quindi
intervenire sul territorio come se fosse una piantina muta non è
solo riduttivo, ma è anche miope e socialmente sbagliato.
Certo è un passaggio che va governato,
attraverso questo atto di indirizzo abbiamo indicato quelli che per
noi sono vincoli necessari ed essenziali con i quali governare questo
percorso perché esso possa portare i massimi benefici per la
cittadinanza cernuschese. Sono vincoli che abbiamo riletto e
interpretato come opportunità per la città.
In questo senso, chiediamo attraverso questo
atto l’impegno da parte dell’Amministrazione nell’inserire
nell’Accordo di Programma una serie di punti che abbiano
l’obiettivo fondamentale di tutelare e incrementare la qualità di
vita di tutti i cernuschesi.
Fra questi ci preme
sottolineare la possibilità di promuovere l’occupazione,
incentivando l’utilizzo di contratti di lavoro in grado di
rispettare e tutelare la condizione del lavoratore e favorire quando
è possibile l’occupazione femminile e giovanile, lo sviluppo della
mobilità dolce mediante la dotazione e la cura di piste ciclabili,
integrate con l’attuale sistema ciclopedonale in grado
congiuntamente al nuovo svincolo della Tangenziale est di alleggerire
il traffico passante nella città, il rispetto della compensazione
ambientale mediante la cessione al Comune di aree a servizi nella
misura non inferiore a 4 mq ogni mq di edificazione in aree che
possano garantire la massima fruibilità da parte della cittadinanza
ed, infine, la tutela del carattere peculiare del nostro centro
storico quale centro commerciale naturale all’aria aperta,
attraverso il sostegno e la promozione del Distretto del Commercio.
Abilitante di tutto ciò è la massima apertura
e trasparenza durante tutto il percorso istruttorio, promuovendo la
partecipazione degli stakeholder e della collettività in modo tale
da poter controllare, monitorare ogni eventuale sviluppo
dell’operazione e vigilare sugli eventuali rischi che potrebbero
compromettere le richieste presenti in questo Atto.
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