venerdì 30 aprile 2010

Bersani ad Annozero

Vivace scambio nella puntata di Annozero. Marco Travaglio prende di mira il Pd e il segretario Pierluigi Bersani risponde. Ecco il video.

Consiglio comunale, sprint sulla nuova piscina

Con l'approvazione da parte del Consiglio Comunale della fideiussione di Villa Greppi a garanzia del mutuo si è fatto un altro importante passo avanti verso la realizzazione della nuova piscina. Ecco l'articolo di Cernusco InFolio che entra nel dettaglio.
Il Consiglio Comunale, nella stessa seduta, ha inoltre approvato il nuovo regolamento per i Servizi Educativi Domiciliari.

Acqua, Cornelli: "Il PD di Milano è con i comitati referendari"

"Le linee guida del progetto di legge su cui il PD sta lavorando esprimono quanto i comitati referendari chiedono: che l'acqua resti pubblica e che i Comuni e le Regioni possano deciderne la gestione, che vi siano delle tariffe agevolate e delle tariffe che incentivino al risparmio. A questo si aggiunge la necessità di regolamentare il servizio anche attraverso un'autorità che garantisca sull'efficienza e la qualità del servizio. E' fondamentale che l'acqua, che ci serve come l'aria, resti di tutti. Per questo è importante unirsi ai territori e ai comitati referendari spontanei, che spesso sono nati grazie all'apporto dei circoli del Pd, per difendere un diritto fondamentale, l'accesso all'acqua come bene pubblico."

mercoledì 28 aprile 2010

Scienze motorie, il terzo scenario

Si è parlato dello scippo di Pioltello, dell’occasione persa per Cernusco (con il più classico corollario di accuse alle mancanze dell’amministrazione). Della facoltà di Scienze motorie e del suo trasferimento dalle nostre parti si parla, si discute ormai da parecchio (troppo?) tempo. E si costruiscono, scenari, ipotesi, a volte frettolosamente dati per acquisiti e sicuri. Dopo Villa Alari a Cernusco, è la volta del nuovo polo che Pioltello si appresterebbe a costruire nella zona del Parco delle Cascine. Una sorta di partita a due in cui Cernusco, in questa fase, sarebbe finita perdente. Ma la verità è che si tratta di una partita ancora tutta teorica. E allora, tanto per rimanere nel campo delle teorie, proviamo a immaginare un terzo scenario. Proviamo a immaginare che la Facoltà, alla fine di questa lunga discussione, decida di rimanere dov’è ora. Decida cioè di mantenere didattica e uffici a Milano e di continuare a usufruire, come oggi fa, degli impianti sportivi di Cernusco sul Naviglio. Impianti che già da tempo hanno dimostrato di essere adeguati alle necessitià di studenti e insegnanti. Domande: quanto tempo avremmo perso a discutere, a immaginare scenari, a lanciare accuse e a farsi esami di coscienza? E chi, alla fine, avrebbe vinto la fantomatica partita?

martedì 27 aprile 2010

Federalismo alla Berlusconi, una leggenda metropolitana

Il rendiconto di gestione dell’esercizio finanziario 2009 del nostro Comune mette in luce come per l’attuale governo i sempre più consistenti tagli ai Comuni siano divenuti una vera a propria linea guida. Mentre taglio dell'Ici e patto di stabilità tolgono ossigeno alle casse comunali Un intervento di Marco Erba, capogruppo del Pd in Consiglio Comunale. Nonostante il federalismo fiscale sia da tempo esaltato da Berlusconi e dai suoi sempre più decisivi e pretenziosi alleati della Lega, sono ancora una volta gli enti locali a pagare il contributo della politica centralista e propagandistica del governo di centrodestra. Il rendiconto di gestione dell’esercizio finanziario 2009 del nostro Comune, vero e proprio bilancio consuntivo dell’ente, mette in luce come per l’attuale governo i sempre più consistenti tagli ai Comuni siano divenuti una vera a propria linea guida. Alla faccia del federalismo e di slogan utili in campagna elettorale ma smentiti dai fatti, quali “Padroni a casa nostra” e “Roma ladrona”. Da Roma, infatti, la Lega e il Pdl, ormai sua costola, hanno tagliato ai ricchi l’ICI, ovvero la tassa federalista per eccellenza, quella che restava davvero sul territorio e veniva gestita in prima persona dai sindaci per fornire servizi e infrastrutture ai propri cittadini. Risultato? I ricchi, titolari di ville e appartamenti di lusso, non pagano più un euro per la prima casa (ricordiamo che l’ICI per i redditi medio bassi era già stata abolita dal Governo Prodi), e i Comuni hanno sempre meno fondi. Il Governo aveva promesso un rimborso per le mancate entrate fiscali, ma ad anni di distanza tale restituzione al nostro Comune non è ancora avvenuta integralmente e c’è da temere che diverse centinaia di migliaia di euro non tornino più sul nostro territorio. Un vero e proprio “scippo di Roma ladrona al Nord che produce”, una “mano nelle tasche dei cittadini”, per dirla in termini leghisti e pidiellini.

Altro vincolo che condiziona pesantemente il bilancio del Comune di Cernusco è il patto di stabilità, che impedisce di spendere in investimenti sul territorio le risorse disponibili. Anche il sindaco Comincini ha partecipato alla manifestazione a Milano promossa da ANCI Lombardia per chiedere di modificare i vincoli del patto. Ma, nonostante il presidente regionale di ANCI sia il leghista Attilio Fontana, sindaco di Varese, anche questa volta Tremonti, da Roma, non ha dato risposte e tempistiche chiare, limitandosi ad accusare Romano Prodi di tali vincoli, forse dimenticando che il governo è cambiato da due anni.

In questo contesto davvero complicato l’amministrazione comunale di Cernusco, ottimamente coadiuvata dagli uffici, ha dato prova di grande capacità.

In primo luogo, si è deciso di non finanziare le spese del Comune attingendo ad oneri di urbanizzazione, frutto di colate di cemento e di consumo del territorio. Si tratta di una linea purtroppo ben nota a Cernusco e in molti altri Comuni, ma rispetto alla quale si è verificata una decisa inversione di tendenza. La maggioranza, in questi anni, ha infatti cancellato due piani di intervento ed è intervenuta anche a Ronco per limitare il consumo di territorio, contenendo un piano di lottizzazione enorme, eredità del vecchio piano regolatore.

Le priorità, nonostante i tagli governativi, restano i servizi alla persona e l’istruzione, che non hanno subito significative decurtazioni percentuali.

Anche quest’anno è stato decisamente contenuto l’avanzo di bilancio: ciò significa che l’amministrazione ha ben gestito il denaro dei cittadini restituendolo al territorio e non lasciandolo inutilizzato nelle casse.

Se tuttavia non si verificheranno svolte significative nel finanziamento degli enti locali le prospettive future restano molto, molto preoccupanti. Il governo deve prendere seri provvedimenti: invece di lamentarsi pretestuosamente dei pochi poteri del premier e di attaccare la costituzione repubblicana, Berlusconi dovrebbe prendere il toro per le corna. Nel frattempo, i sindaci devono continuare a far sentire unitariamente la loro voce, per difendere gli interessi dei cittadini al di là di ogni colore politico.

Marco Erba
Capogruppo consiliare Partito Democratico

lunedì 26 aprile 2010

25 aprile a Cernusco, l'intervento del Sindaco

25 aprile, anche Cernusco si è fermata per ricordare e celebrare. Si è tenuta come ogni anno la tradizionale manifestazione per le vie cittadine fino a giungere al Largo Mattavelli Riboldi per la deposizione della corona floreale. Ecco l'intervento del Sindaco Eugenio Comincini (foto di Jasmine La Morgia)

Autorità, Associazioni partigiane, combattentistiche e d’arma, concittadini

Il 25 Aprile di 65 anni fa la Liberazione dai nazifascisti concludeva la pagina più tragica della Storia dell’Italia unita ed apriva una stagione di grandi speranze per il futuro democratico.

Anche quest’oggi – come in tutte le ricorrenze di questa memoria – ricordiamo con commozione tutte le vittime della violenza della guerra e manifestiamo gratitudine a quanti si impegnarono fino al sacrificio della propria vita per liberare l’Italia dal giogo della dittatura, riconsegnandoci un Paese libero.

Anche la nostra città non ha mancato di dare il proprio contributo di sangue alla causa della libertà e come ogni anno ci ritroviamo a commemorare l’evento fondativo della democrazia italiana sul luogo del martirio di Cesare Riboldi e Luigi Mattavelli, che i fascisti assassinarono poche ore prima della Liberazione. A loro e a tutti i nostri soldati e partigiani caduti per la libertà, insieme ai deportati, il nostro ricordo affettuoso e la nostra gratitudine.

Nel tardo pomeriggio di ieri al Teatro alla Scala di Milano il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha tenuto un appassionato e articolato discorso sulla Liberazione che merita di essere riletto e meditato, sia dalle autorità civili che dai semplici cittadini.

Nel suo discorso il Presidente ha tra l’altro sostenuto che il 25 Aprile non è solo Festa della Liberazione ma anche della riunificazione d'Italia. Dopo essere stata per 20 mesi tagliata in due, l'Italia si è riunificata, nella libertà e nell'indipendenza. Se ciò non fosse accaduto, la nostra nazione sarebbe scomparsa dalla scena della storia, su cui si era finalmente affacciata come moderno Stato unitario nel 1861, con il compimento del moto risorgimentale.

Dobbiamo ringraziare il Presidente della Repubblica per questo suo costante richiamo alla storia e alla patria: troppo spesso abbiamo minimizzato questi valori, ma – come accade per ogni valore – è solo avendone piena consapevolezza e facendone adeguata memoria che si evitano i rischi di annullamento o indebolimento, in questo caso specifico dell’identità e unità nazionale. Consentitemi di citare testualmente Napolitano quando afferma: “Abbiamo esitato, esitiamo a presentare in tutte le sue luci il patrimonio che ci ha garantito un posto più che degno nel mondo: esitiamo per eccessiva ritrosia, per timore, oltre ogni limite, della retorica e dei miti, o per sostanziale incomprensione del dovere di affermare, senza iattanza ma senza autolesionismi, quel che di meglio abbiamo storicamente espresso e rappresentiamo”.

Il completamento dell’unificazione italiana è stato possibile anche grazie allo straordinario impegno dei partigiani, che certamente avevano ben chiaro il senso della patria.

La Resistenza è stata fatta da uomini e donne che non hanno semplicemente atteso che la Liberazione arrivasse dall’esterno, ad opera di quelle truppe alleate – cui va la riconoscenza dell’Italia per l’importante contributo alla causa della libertà – che da sud a nord hanno sbaragliato i nazifascisti; quegli uomini e donne hanno invece personalmente contribuito a gettare i pilastri della democrazia italiana, hanno fondato quell’umanesimo politico che poi ha costituito la base, la roccia, sulla quale è stata fondata la Costituzione repubblicana.

Recentemente si è tornati a parlare di una profonda revisione della Carta fondamentale. Occorre prestare molta attenzione a quali interventi di adeguamento del testo si vuole mettere mano. Infatti, come ha ultimamente osservato il Presidente emerito della Corte Costituzionale, prof. Valerio Onida, cambiare la nostra Costituzione o significa migliorare su singoli aspetti di dettaglio l’organizzazione dei poteri (ciò che è sempre possibile), o significa discostarsi dai suoi principi ispiratori; in questo secondo caso rischieremmo di disancorarci dalle nostre vere radici come comunità politica. Tra questi principi negli ultimi anni possono apparire messi in discussione soprattutto l’universalismo dei diritti della persona al di là delle differenze (le politiche per l’immigrazione ne sono un esempio); i “fini sociali” che devono orientare l’attività economica e la sua regolazione da parte dei poteri pubblici; la sostanza della democrazia politica, che necessita di articolazione e divisione dei poteri, equilibrio istituzionale, un’informazione libera e non piegata ad interessi di parte o di propaganda politica, lo sviluppo di un’effettiva partecipazione sociale scevra da personalismi e leaderismi.

Voglio ribadire quanto ho già espresso nel corso delle celebrazioni dello scorso anno: i valori fondanti della nostra Costituzione – quelli di libertà, eguaglianza, solidarietà e giustizia – sono stati modellati dalla resistenza partigiana. Modificare la Costituzione in queste parti fondamentali sarebbe tradire il sangue dei partigiani.

Se le modifiche della Carta fondamentale avvenissero per colpi di maggioranza, anche in questo caso ci si allontanerebbe dallo spirito della Liberazione e della Costituente, quando i diversi orientamenti ideologici e culturali seppero trovare punti d’unione per il bene dell’Italia.

La storia della Liberazione è fatta da tanti uomini e donne appassionati, semplici o destinati a un grande futuro, come Sandro Pertini di cui ricordiamo il ventennale della morte – fiero protagonista della lotta partigiana, che tenne un memorabile discorso, dopo decenni di privazione della libertà, il 26 aprile 1945 a Piazza Duomo e che ricordiamo come indimenticato e amato Presidente – o come il nostro Felicino Frigerio, che ci ha lasciato 10 anni fa – che il 26 aprile del 1945 partecipò alla trattativa per la resa del presidio tedesco presente a Cernusco asserragliato a Palazzo Tizzoni in Piazza Matteotti e che poi fu amministratore pubblico –. In uomini e donne come questi troviamo il condensato di “perché” che ci spiegano chi siamo, che ci danno la cifra esatta del nostro DNA. Non lasciamo che alcuno compia sulla nostra identità una mutazione genetica!


Per non disperdere questo importante patrimonio contenuto nella Costituzione, da questo anno, in occasione del 2 Giugno – festa della Repubblica – il Sindaco consegnerà ai ragazzi che nell’anno raggiungono la maggiore età una copia dlla nostra Costituzione, nel corso di una cerimonia pubblica che vuole sottolineare l’importanza dei contenuto del nostro Testo fondamentale.

Come ha acutamente sostenuto nel suo intervento di ieri alla Scala la ricercatrice Antonella Viola, ricordare le storia è fondamentale per non dimenticare che il rispetto delle regole è la prima garanzia di libertà. È per questa ragione che è importantissimo che la modifica delle regole avvenga in modo condiviso. È l’auspicio e l’augurio che elevo quest’oggi per la democrazia italiana!

W la Liberazione! W la Resistenza! W l’Italia! W la Repubblica!

giovedì 22 aprile 2010

Chi non rispetta i patti?

«La giunta non intende rispettare gli accordi». Paolo Frigerio lancia quest'accusa per motivare l'addio dei Federalisti. Ma è proprio così? A rispondergli è direttamente il sindaco, in un'intervista alla Gazzetta della Martesana, di cui riportiamo un breve stralcio. «L'accordo», dice Eugenio Comincini, «era composto da 9 impegni, di cui 7 già  rispettati: è bene ricordarli. Stop ai piani edilizi Garzanti e Mat Plast: fatto. Stop al precedente piano edilizio Melghera e al collegamento viario tra le vie Fontanile e Melghera: fatto. No ad insediamenti rom e potenziamento della Polizia Locale: fatto. Impegno a favore del federalismo fiscale: fatto. Edilizia convenzionata con assegnazioni trasparenti e premianti per i cernuschesi: fatto. Realizzazione di spazi scuola mancanti: in parte fatto e in parte in progress. Filanda anche a favore di servizi per famiglie e bambini: ci stiamo muovendo in questa direzione. Rimane l'utilizzo di Villa Alari deciso con referendum: inizialmente l'opzione a favore di Scienze motorie (d'accordo anche i Federalisti) aveva stoppato la ricerca di altre soluzioni; dopo la rinuncia della Facoltà , dall'assessore Mandelli non è arrivata alcuna proposta; la delega era in mano ai Federalisti, quindi su questo punto qualche responsabilità  è loro. Riduzione del traffico con il "peduncolo" a ovest: questo è l'unico punto sul quale non ci sono riscontri, ma per la ragione che questa mini tangenzialina dovrebbe passare quasi esclusivamente sul territorio di Cologno, Comune che ha cambiato tre sindaci in tre anni, quindi è mancato un interlocutore stabile con il quale ragionare; il problema del traffico non troverebbe comunque soluzione da quest'intervento; altre misure (tra cui quella delle telecamere, caldeggiata dai Federalisti e che questa Amministrazione ha fatto propria) sono in corso di realizzazione. Da questo bilancio complessivo è evidente che il patto è stato rispettato. Nel 2005 i Federalisti uscirono dalla maggioranza Cassamagnaghi perché il programma non era rispettato. Ora che il nostro programma è in attuazione, la musica si ripete, anche se l'accordo con loro è stato ampiamente rispettato. Ho come l'impressione che, se non dirige l'orchestra, Frigerio faccia fatica a non stonare».

«Noi», aggiunge il sindaco, «stiamo rispettando il programma sul quale abbiamo chiesto il voto degli elettori. Non possiamo certo tradire la fiducia concessaci per andar dietro alle diverse parole d'ordine che vorrebbe dettarci Paolo Frigerio. Un esempio? Sappiamo che, da tempo, lui ha in mente una piattaforma commerciale al posto dell'Ipsia: noi invece, ma anche la dirigenza scolastica e persino la nuova Amministrazione provinciale di destra, abbiamo sempre visto positivamente l'attuale localizzazione della scuola, comodamente servita dalla metropolitana e, a breve, finalmente riqualificata».



Le urla dei moderati

Dopo l'addio alla Giunta, continuano gli attacchi di Paolo Frigerio e dei Federalisti alla Giunta Comincini «Non abbiamo nessuna voglia di giocare al rimpiattino», commenta Paolo Della Cagnoletta, portavoce del Pd di Cernusco. «Credo sia chiaro che Frigerio è già in campagna elettorale e, quindi, si rivolge con slogans più agli elettori potenziali che ritiene di poter avvicinare nello schieramento opposto al nostro che al merito dei temi in agenda». «Resta davvero difficilmente comprensibile», aggiunge Della Cagnoletta, «cosa possa far dire a Frigerio di ritenersi "forza moderata".
Credo che se "moderati" sono le persone "normali di buon senso" allora siamo tutti "moderati" e sapremo tutti giudicare quanto fatto da Comincini, senza dover scomodare i talebani, il comunismo, il sessantotto».
«E' una tecnica molto berlusconiana», prosegue Della Cagnoletta, «che evita di parlare di cose concrete: che città vogliamo, che relazioni sociali vogliamo, che valori condividiamo. Noi crediamo che Comincini e la sua Amministrazione stiano lavorando in una direzione chiara di sostenibilità, a tutti i livelli, sia di sviluppo edilizio che di sviluppo sociale, affrontando con libertà di giudizio e senza pregiudiziali i molti nodi irrisolti in passato e che sono inevitabilmente venuti al pettine (la scuola, i pii solo adottati, la mancanza di un quadro chiaro di servizi da proporre alla città, il ritardo dello sviluppo viario rispetto a quello edilizio, la Villa Alari)».
«Pensiamo che le persone "normali di buon senso" hanno già ora, e a avranno maggior ragione nel 2012, molti risultati ed azioni concrete da poter giudicare, liberamente, senza essere condizionati e sviati dalle "urla moderate"».

mercoledì 21 aprile 2010

Succede in Comune

Due importanti appuntamenti per la vita amministrativa della città.
Commissione Consiliare Permanente IV Territorio
E' stata convocata una seduta della Commissione Consiliare Permanente IV Territorio, divisa in due serate, nelle giornate di mercoledi 21 aprile 2010 e giovedi 22 aprile 2010 alle ore 18.30, presso la Sala Consiliare e avente all'ordine del giorno:



mercoledi 21 aprile 2010

1) Acquisizione Via Guido Rossa;

2) Piano delle Regole

giovedi 22 aprile 2010

1) Piano dei Servizi;

2) Proposta di Piano di Zonizzazione Acustica;

3) Proposta di Elaborato Rischio Incidente Rilevante;

4) Varie ed eventuali.

Consiglio comunale in aula

Il Consiglio Comunale è convocato in seduta ordinaria ed in prima convocazione il giorno 26 aprile 2010 alle ore 19.30 con eventuale prosecuzione il giorno 27 aprile 2010 alle ore 20.00, presso la Sede Comunale, per discutere e deliberare il seguente

ORDINE DEL GIORNO

SEDUTA PUBBLICA

1) APPROVAZIONE DEI VERBALI DELLE SEDUTE CONSILIARI PRECEDENTI DEL 17/02/2010, 18/02/2010, 02/03/2010.

2) APPROVAZIONE REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DEI SERVIZI EDUCATIVI DOMICILIARI.

3) RATIFICA DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. 68 DEL 10.3.2010 AVENTE PER OGGETTO: “VARIAZIONE AL BILANCIO DI PREVISIONE ESERCIZIO FINANZIARIO 2010”.

4) RATIFICA DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. 93 DEL 12.4.2010 AVENTE PER OGGETTO: “VARIAZIONE AL BILANCIO DI PREVISIONE ESERCIZIO FINANZIARIO 2010”.

5) OPERE RELATIVE ALLA CONCESSIONE DI COSTRUZIONE E GESTIONE IMPIANTO NATATORIO: PRESTAZIONE FIDEJUSSIONE DEL COMUNE DI CERNUSCO SUL NAVIGLIO A GARANZIA DEL MUTUO DI EURO 5.767.888,00 DA CONTRARSI TRA L’ENJOY COMPANY SRL E LA BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI CARUGATE EX ART. 207, COMMA 3, DEL D.LGS. N. 267 DEL 18.8.2000.

6) ESAME ED APPROVAZIONE RENDICONTO DI GESTIONE ESERCIZIO FINANZIARIO 2009.

7) VARIAZIONE AL BILANCIO DI PREVISIONE 2010, PLURIENNALE 2010-2012, RELAZIONE PREVISIONALE E PROGRAMMATICA 2010/2012 E MODIFICA AL PROGRAMMA OPERE PUBBLICHE ELENCO ANNUALE 2010.

8) RICONOSCIMENTO DEBITO FUORI BILANCIO DERIVANTE DA MAGGIORI SOMME DOVUTE PER PRESTAZIONI PROFESSIONALI AI SENSI ART. 194 LETTERA E) D.LGS. 267/2000.

lunedì 19 aprile 2010

Pd di Cernusco, arriva la newsletter!

È online (scaricabile qui a lato) il primo numero di Democraticamente Newsletter, il mensile di informazione del Partito democratico di Cernusco sul Naviglio. Dopo DemocraticaMente su carta (uscito e distribuito qualche settimana fa), il blog, la pagina di facebook, un altro strumento di comunicazione per il nostro circolo. Per essere informati sulle novità, sui temi del dibattito politico locale (e non solo), sugli appuntamenti. Se avete commenti, critiche, suggerimenti, vi invitiamo a scriverci.
Il Pd parla con te. In questo numero:
- Pd, gli iscritti lo vogliono così. Un resoconto del dibattito tra gli iscritti del partito a Cernusco dopo le elezioni regionali
- Vecchia filanda, a che punto siamo. Un po' di chiarezza sui tempi di un progetto importante per la nostra città
- E ancora: Scienze motorie, esiste un terzo scenario?
Uboldo, orrore e sgomento.
L'addio dei federalisti
Buona lettura!


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venerdì 16 aprile 2010

L'addio alla Giunta dei Federalisti. Il Pd: finalmente chiarezza

Dopo l'annuncio a mezzo stampa sulla Gazzetta della Martesana, arriva l'addio definitivo sempre a mezzo stampa, su Cernusco Infolio (clicca qui per leggere l'articolo).  I Federalisti di Paolo Frigerio lasciano la Giunta Comincini e a inizio maggio l'assessore Claudia Mandelli rimetterà le deleghe. «La Giunta Cominicini non è una giostra sui cui salire e scendere. Finalmente una decisione chiara che risolve molti imbarazzi soprattutto in casa dei Federalisti. Non si comprendeva come poter prolungare oltre misura la schizofrenia di un gruppo che professava indipendenza e contemporaneamente voleva partecipare alle discussioni di maggioranza», è il commento di Paolo Della Cagnoletta, portavoce del Partito democratico di Cernusco sul Naviglio. «Il tempo è galantumo», aggiunge Della Cagnoletta. «Avremo tutti il modo di misurare le sparate di protagonisti ormai un po' stantii della scena politica cittadina. Noi proseguiamo nel nostro lavoro. Costante e tenace. Aperti alla città e alle proposte interessanti, risoluti nel perseguire l'obiettivo di una città sostenibile. Siamo impegnati a completare il programma elettorale più che a ridiscuterlo in trattative estenuanti su temi triti e ritriti. E alle prossime elezioni staremo insieme a tutti quelli che ci cercano. Molti»

martedì 13 aprile 2010

Bimba morta all'Uboldo, interrogazione parlamentare del Pd

Il Pd ha presentato un'interrogazione parlamentare al ministro Fazio, per fare chiarezza sul caso della morte della bambina nigeriana, di 13 mesi. Clicca qui per leggere l'articolo completo sul portale nazionale del Pd.

lunedì 12 aprile 2010

Bimba morta all'Uboldo, il Pd: orrore e sgomento. Si faccia chiarezza

Orrore e sgomento. Sono i sentimenti che suscita la vicenda riportata oggi dal quotidiano La Repubblica accaduta all’ospedale Uboldo di Cernusco sul Naviglio, con la morte di una bambina di 13 mesi alla quale sarebbero state negate le cure per una tessera sanitaria scaduta. Il padre della piccola, Tommy Odiase, denuncia che a causa della recente disoccupazione non aveva potuto rinnovare il permesso di soggiorno e questo avrebbe determinato fatali ritardi nelle cure al Pronto Soccorso dell'ospedale che avrebbe rifiutato le cure fino all'intervento dei carabinieri.
«Non possiamo tollerare che nella nostra città possano accadere fatti come quelli denunciati. Chiediamo che sia fatta luce su ciò che è accaduto rapidamente e senza tentennamenti. Il Sindaco e l'Amministrazione Comunale sollecitino un'indagine serie e rigorosa», commenta Paolo Della Cagnoletta, portavoce del Partito democratico di Cernusco sul Naviglio.
«Noi siamo "orgogliosamente cernuschesi" ed amiamo la nostra città, che sappiamo essere luogo di umana e profonda solidarietà, quindi inorridiamo di fronte a fatti che neghino la dignità delle persone dalle pratiche quotidiane, tanto più se si tratta di assistenza sanitaria di pronto soccorso», aggiunge Della Cagnoletta.

La vicenda, già emersa nei giorni scorsi sulle pagine dei mezzi di informazione locale, sembrava appartenere alla triste cronaca delle contese giudiziarie in tema di errori sanitari. Ma la dinamica dei fatti raccontata dalla famiglia in questi giorni vi getta una luce inquietante «che ci induce a denunciare sempre più la diffusione di una cultura che fa da sfondo alla burocrazia che uccide: è una cultura di morte, perché subordina la dignità delle persone e l'umana pietà alla paura, senza aver risolto alcun problema»

Il Partito democratico esprime la massima solidarietà e vicinanza a Tommy Odiase e alla sua famiglia e si impegna a mantenere alta l’attenzione su una vicenda che non deve essere dimenticata. «Siamo dalla parte di chi prova a costruirsi una vita dignitosa nel nostro paese. Dalla parte dei nuovi cittadini a cui non devono, mai, essere negati i diritti fondamentali, pena rinunciare a poterci definire un paese civile».

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venerdì 9 aprile 2010

La scuola al primo posto

“Scuola” è sinonimo di “futuro”. E’ strumento di uguaglianza e libertà, dove si produce e si trasmette il sapere, si coltivano le intelligenze e la creatività, per non omologarsi ad un consenso acritico. La scuola deve essere un luogo dove si offrono a tutti uguali strumenti per affrontare la vita in cui la democrazia mette le sue radici più vigorose. Una scuola pubblica di qualità è un investimento per il futuro economico e civile del Paese.
Per questo la Scuola non deve essere considerata solo un capitolo del Bilancio dello Stato, ma il più grande investimento sui nostri ragazzi.
Il Partito Democratico propone di ridare qualità alla scuola pubblica attraverso la stabilizzazione dei rapporti di lavoro e maggiori investimenti per la sicurezza, la funzionalità e il decoro delle strutture scolastiche. E dal Comune di Cernusco sul Naviglio arriva il buon esempio, con la Giunta impegnata a proseguire il programma di interventi di manutenzione straordinaria e di riqualificazione degli edifici scolastici della nostra città La Giunta ha approvato mercoledì 7 aprile il progetto definitivo-esecutivo per la riqualificazione dei servizi igienici nelle scuole primarie di via Don Milani e di via Buonarroti. L’intervento costerà al Comune 397.950 euro e segue quelli già eseguiti di riqualificazione delle reti di acqua calda e riscaldamento, nonché degli isolamenti, in vista della riqualificazione delle caldaie prevista dal contratto del Servizio Energia, affidato di recente a un nuovo gestore. Gli interventi sugli impianti di riscaldamento previsti dal contratto del Servizio Energia riguardano quasi tutti i plessi scolastici.

Sempre in tema di edifici scolastici la Giunta andrà ad approvare nelle prossime settimane un intervento di abbattimento delle barriere architettoniche alla scuola Manzoni: il progetto prevede la costruzione di una rampa di accesso accanto alla scalinata che collega il giardino della scuola al salone utilizzato per le rappresentazioni teatrali degli alunni.

Un esempio di come la scuola possa (e debba) essere messa al centro. Per il futuro.


Aderisci all'appello del PD per una scuola pubblica di qualità 


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giovedì 8 aprile 2010

Sindaci in piazza, c'è anche Comincini

I sindaci in piazza contro il patto di stabilità che strozza le finanze dei comuni. Assenza illustre, quella di Letizia Moratti. Tra le presenze, anche quella del sindaco di Cernusco Eugenio Comincini (come dimostra la foto qui accanto). «È stato un grande successo, ora speriamo che il governo ci ascolti».

«È stata un'iniziativa di grande successo, con la partecipazione di larga parte dei sindaci lombardi», racconta Comincini. «Tutti uniti, al di là del colore politico, a chiedere la fine della stretta finanziaria sui comuni, che impedisce di garantire servizi e investimenti adeguati per le comunità che amministriamo. Ho fatto parte, come presidente di Legautonomie lombardia, della delegazione che ha consegnato al prefetto la richiesta di modifica del patto di stabilità. Il prefetto si è fatto carico di consegnarla al governo e ci ha anticipato che il ministro Tremonti si è detto disponibile a un incontro con l'Anci. C'è bisogno di risposte a breve termine, non possiamo attendere i decreti attuativi del federalismo fiscale. Diversamente, siamo pronti a cercare altre strade per continuare la nostra protesta. Il nostro obiettivo è salvaguardare l'autonomia dei comuni, continuare a dare risposte ai cittadini. Spero che la grande attenzione dei media su questa manifestazione aiuti anche i cittadini a comprendere che a volte le mancate risposte delle amministrazioni alle loro richieste non sono frutto di disattenzione o insensibilità, ma di impossibilità di agire per l'assoluta mancanza di risorse».
Ecco un articolo di Repubblica.it che racconta la manifestazione.

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Visti da lontano: qui Cina

Simone Dossi, 27 anni, sino a febbraio consigliere comunale del Partito democratico, si è trasferito in Cina per motivi di ricerca, per il suo dottorato in Scienza politica. Da Pechino ci manderà le sue riflessioni per il nostro Blog. La politica e l'Italia, viste da lontano. Ecco la prima puntata
L’Italia è vicina? Gli italiani, visti da Pechino

da Pechino, Simone Dossi
Si discute da decenni se la Cina sia effettivamente vicina. Ma, capovolgendo la prospettiva, per i cinesi l’Italia è vicina? Ovvero, quanto sanno i cinesi dell’Italia e che cosa ne pensano? Una cosa è certa: girando per Pechino in questi giorni di timida primavera noto quanto siano diffusi felpe, magliette e cappellini con la scritta ITALIA. E non solo, mi capita anche di imbattermi in MILANO, ROMA, NAPOLI, persino PIEMONTE, per non parlare poi delle magliette delle squadre di calcio italiane.

Le idee e le curiosità dei cinesi nei confronti dell’Italia emergono ogni volta che mi presento come yìdàlìrén, italiano appunto. La prima reazione è, generalmente, un sorriso compiaciuto: accompagnato da qualche riferimento alla lunga storia dell’Italia, che viene considerato elemento di somiglianza, quasi di familiarità, tra Italia e Cina. Poi segue immancabilmente l’osservazione che l’Italia è a forma di stivale: immagino che sia scritto sui libri di scuola, altrimenti non riuscirei a spiegarmi come mai tutti, dal tassista allo studente universitario alla cameriera del ristorante, facciano questa osservazione. Infine, ed esclusivamente con gli uomini, si passa a insistenti e circostanziate domande sul campionato di serie A: domande su cui io cerco di glissare, data la mia nota ignoranza in materia. Diversi amici, studenti universitari, seguono assiduamente il calcio italiano, attraverso siti cinesi che trasmettono le partite di serie A (siti oscurati in Italia, ovviamente).

Se poi si passa dal costume alla politica, non è infrequente che persino in Cina mi senta rivolgere osservazioni divertite sulla situazione italiana. Quelle classiche frasi allusive, “Come va con Berlusconi?”, accompagnate dall’inconfondibile sorriso sfottitorio, cui ormai ogni italiano all’estero è abituato. Il fenomeno Berlusconi, come ovunque, è visto qui con gusto e divertimento: una specie di commedia a puntate cui di tanto in tanto i giornali dedicano un articoletto. Ricordo, a riguardo, i commenti di un amico cinese a proposito dello scandalo sulle notti allegre a Villa Certosa e la successiva separazione tra Berlusconi e signora. Una vicenda tanto incomprensibile quanto ridicola per la mentalità confuciana.

Insomma, che dire, l’Italia è vicina? Certo nei nostri confronti c’è interesse, così come la convinzione che, all’interno del Xīfāng (l’Occidente), l’Europa e l’Italia rappresentino qualcosa di diverso dagli Stati Uniti, in un certo senso qualcosa di più vicino e di più amico alla Cina. E c’è molto interesse anche a capire come la Cina e i cinesi siano visti da noi italiani. Ma, quando si scende su questo terreno, mi limito a qualche frase di circostanza: mi manca il coraggio di raccontare dei pregiudizi così diffusi tra gli italiani nei confronti dei cinesi presenti nel nostro paese, così come degli immigrati in generale.


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mercoledì 7 aprile 2010

Milano, assemblea degli iscritti

Giovedì 15 aprile confronto sui risultati delle elezioni regionali e le tappe del percorso per le Comunali 2011. Giovedì 15 aprile alle 21.00 alla Camera del Lavoro di Corso di Porta Vittoria, 43 nella sala Di Vittorio, è stata fissata l' Assemblea degli iscritti al PD dell'area metropolitana di Milano.

L'occasione è utile ad aprire un confronto sui risultati delle elezioni regionali e per condividere fin da ora le tappe del percorso per la sfida elettorale di Milano 2011.

Il progetto politico e i metodi di individuazione del candidato sindaco sono elementi fondamentali per vincere la competizione sulla città per questo ritengo particolarmente importante la presenza di tutti a questo incontro.
Roberto Cornelli, segretario PD Metropolitano

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martedì 6 aprile 2010

Elezioni, discutiamone

Volete condividere con noi un'analisi del voto delle Regionali, per soffermarci anche sui dati di Cernusco e sulle prospettive che si aprono per il nostro partito sia a livello nazionale che locale? Vi aspettiamo all'assemblea degli iscritti del circolo del Pd di Cernusco sul Naviglio fissata per MERCOLEDI' 7 APRILE alle 21.00 nella nostra sede di via Carolina Balconi 34. Se non siete iscritti, potete partecipare ugualmente: sarà un'ottima occasione per tesserarvi! Diamo voce alle nostre idee!

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sabato 3 aprile 2010

40mila euro per le famiglie colpite dalla crisi

La crisi c'è e le famiglie italiane ne pagano le conseguenze. Mentre tutti parlano, c'è chi prova a proporre soluzioni concrete.
L'amministrazione comunale di Cernusco sul Naviglio, nonostante le ristrettezze di bilancio, anche quest'anno ha messo a disposizione di queste famiglie 40mila euro. Un segnale tangibile di vicinanza a chi più sta pagando gli effetti di una crisi mondiale. Il bando per ottenere i fondi è aperto dal 7 aprile al 7 maggio. I dettagli sul sito dell'Amministrazione Comunale (www.comune.cernuscosulnaviglio.mi.it).

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giovedì 1 aprile 2010

Bersani scrive ai circoli

Lettera a tutti i coordinatori: «Siamo in piedi, ora acceleriamo» Il testo della lettera.

Elezioni, la lezione per il Pd

Paolo Della Cagnoletta commenta il risultato elettorale: «È dalle sfide sul territorio che parte il cammino per recuperare. Anche partendo dall’esperienza di Cernusco».
di Paolo Della Cagnoletta
portavoce del Circolo Pd di Cernusco sul Naviglio

 
«Certamente è una sconfitta, non una disfatta». Prendo a prestito le parole del sindaco di Torino Sergio Chiamaparino per sintetizzare quel che è accaduto con il voto regionale e amministrativo dei giorni scorsi. Certo, dopo mesi di scandali, forzature istituzionali, aggressioni alla magistratura e alla libertà di stampa si era accarezzata la speranza di vedere uno stop consistente al consenso al berlusconismo e di assistere a una crescita del nostro partito e della coalizione di centrosinistra in generale. Così non è stato, dobbiamo prenderne atto. Prendere atto che la Lega rafforza la sua presenza, dimostra una capacità di evocare risposte chiare (magari sbagliate e semplicemente "evocate") che forse al Pd è mancata. Prendere atto che la Lega riesce a valorizzare una generazione di presidenti, cresciuti sul territorio e nelle esperienze amministrative.

E allora dobbiamo trasformare la sconfitta in una lezione. Valorizzando nel nostro partito, nelle nostre esperienze amministrative, il patrimonio di una nuova generazione di politici che sappiano parlare con la gente prima che con la stampa ( e crediamo che il nostro Sindaco possa essere uno di questi protagonisti). Perché la vera sfida è quella della costruzione e del consolidamento dell’identità del partito, della sua capacità di comunicare, di stare nei problemi, e risolverli, uno a uno. È inutile quindi, ora, parlare di alleanze. Le alleanze vengono dopo che il partito ha impresso un’iniziativa politica forte, proponendo un'agenda. Dobbiamo far tesoro di questa esperienza per puntare davvero, senza esitazioni, sullo strumento delle primarie, sul coinvolgimento dell’elettorato nelle scelte fondamentali. Dobbiamo fare in modo che anche in Lombardia, in provincia di Milano, sulla scelta delle candidature ci sia un’innovazione forte. La dirigenza locale del partito deve farsi carico di questo cambio di passo.

Il cammino da fare è lungo e comincia dal basso, non esistono scorciatoie. E noi a Cernusco siamo pronti a fare la nostra parte. A partire da un risultato elettorale che conferma la nostra tenuta, con un importante 25% di consensi che ci consolidano come seconda forza politica della città. Abbiamo le carte in regola per ambire ad essere la prima forza cittadina nelle prossime elezioni amministrative. A partire dall'esperienza del governo della nostra città, che ci racconta più di quanto non possa fare nessun'altra promessa, e sulla quale continueremo ad impegnarci al massimo per raccogliere nel 2012 il consenso della gente, fondato sul nostro operato, sul nostro modo di essere "politici", senza barriere, senza veli. La sfida è quella di continuare a rischiare, a proporre ricette, idee. A coinvolgere iscritti, simpatizzanti, cittadini in una sorta di grande laboratorio di idee (e di risposte) da mettere a punto per la nostra città. A puntare ad allargare il nostro consenso dialogando, dando risposte, dimostrando che sul territorio ci siamo anche noi, coma la nostra vita testimonia.

Un lavoro sul territorio duro, tenace, che ci vedrà impegnati al massimo, con il nostro "supplemento d'anima". Per un partito che è sempre più utile e necessario alla tenuta democratica del nostro Paese e che, presto, molto presto, possa tornare a commentare risultati elettorali vincenti.

Noi del Pd di Cernusco ripartiamo subito. Per esempio con un’assemblea degli iscritti mercoledì 7 aprile nella sede del nostro circolo, in via Carolina Balconi 34, alle 21.

E presto anche con un evento pubblico aperto a tutta la cittadinanza su una delle sfide amministrative più importanti per il futuro di Cernusco, per discutere, ascoltare, proporre, agire.

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