giovedì 16 febbraio 2017

Primarie, per costruire il futuro con solide basi nel passato



Le primarie del centrosinistra di Cernusco sul Naviglio in vista delle prossime amministrative si terranno domenica 26 marzo, dalle 8 alle 20 in due seggi allestiti in piazza Matteotti e piazza Ghezzi.

Costruiamo insieme la città del futuro, che poserà su solide basi: i 10 anni di buon governo che  abbiamo condiviso.
Con questo spirito Partito Democratico e Vivere Cernusco aprono il percorso che porterà alla scelta del candidato sindaco della coalizione di centrosinistra per le amministrative che si terranno a primavera  2017.

Primi atti concreti: la nascita del Comitato promotore delle primarie del centrosinistra, le regole fissate in un regolamento e la data per la consultazione. Le primarie saranno a turno unico, si terranno domenica 26 marzo 2017  e saranno aperte a tutti gli elettori di centrosinistra, cui verrà richiesto un contributo spese di 2 euro.

Le candidature sono quelle di Ermanno Zacchetti e Maurizio Rosci per il Partito Democratico e quella di Daniele Restelli per Vivere Cernusco.

Sarà un appuntamento importante per i Cernuschesi, che potranno dire la loro scegliendo il candidato del centrosinistra alle prossime amministrative e avviando il percorso, che attraverso tavoli aperti e partecipati, porterà alla costruzione del programma di governo della città per i prossimi 5 anni.


Daniele Mandrini – Segretario PD 
Donato Scotti - coordinatore VIVERE Cernusco



venerdì 10 febbraio 2017

L'etica della responsabilità e l'etica dei principi


di Daniele Mandrini, segretario del Circolo di Cernusco sul Naviglio

“Chi fa politica secondo l'etica dei principi, segue le sue idee e tiene conto soltanto di quelle - in pratica si sottrae a un vero e proprio atto politico; chi fa politica secondo l'etica della responsabilità, si pone ogni volta il problema di ciò che accadrà in seguito a una sua decisione - in pratica mette in atto un'azione politica”.

È una frase in un libro di Francesco Piccolo, “Il desiderio di essere come tutti” che sta circolando tra noi del Pd di Cernusco in questi giorni perché fotografa perfettamente quanto accaduto nella politica locale.

Rivendichiamo con orgoglio di aver fatto politica seguendo l’etica della responsabilità, dicendo sì all’atto di indirizzo sulla proposta di ampliamento del Carosello, proprio perché abbiamo soppesato, sin dall’inizio, il problema di ciò che accadrà in seguito: abbiamo cioè ritenuto che aprire la discussione sull’ampliamento avesse maggiori vantaggi che svantaggi per la città.

Sinistra x Cernusco ha - legittimamente - cambiato idea. Nel 2014 aveva votato a favore, pur con tutti i giusti distinguo, al provvedimento. A due anni e mezzo di distanza, con le elezioni alle porte, ha cambiato radicalmente la sua posizione. Su un provvedimento praticamente identico e i cui contenuti - sommari, perché si tratta solo di una proposta preliminare - erano noti allora come oggi.

La spiegazione di questo voltafaccia è tutta politica ed è legata a una scelta di “politica dei principi” che bada al consenso più che alla concretezza dell’azione di governo. Un no di principio a un percorso - quello dell’accordo di programma - che è ancora tutto da costruire e il cui esito nessuno conosce.
La spiegazione sta nella volontà di recuperare un consenso all’interno del proprio elettorato che evidentemente rischiava di erodersi.

Quindi suonano paradossali le accuse che ora Sinistra x Cernusco fa a noi del Pd e a Vivere Cernusco di aver fatto prevalere logiche di partito, quando sono proprio loro ad aver fatto una scelta dei cui effetti erano perfettamente consapevoli.

Abbiamo fatto numerose riunioni di maggioranza su questo tema, cercando fino all’ultimo di trovare una sintesi. All’ultima di queste riunioni, peraltro, Sinistra x Cernusco non si è nemmeno presentata: chi è che ha voluto la rottura?
Lascia veramente allibiti il passaggio del comunicato di Sinistra x Cernusco in cui si insinua “il dubbio che la scelta di portare nuovamente in Consiglio un atto non dovuto, pur consapevoli del dissenso di Sinistra per Cernusco, sia stata voluta da PD e Vivere Cernusco per estromettere dalla maggioranza di governo e dalla futura coalizione qualsiasi forma di pensiero critico o anche solo di dubbio”.
Se così fosse non avremmo fatto, sino all’ultimo, con il sindaco in prima linea, tutti i tentativi per trovare una sintesi, esattamente come nel 2014.

Invece che gridare al complotto e alla “cattiva politica” Sinistra x Cernusco dovrebbe avere l’onestà intellettuale di dire con chiarezza che rispetto al 2014 ha cambiato idea, che ha deciso di votare in dissenso rispetto alla maggioranza su un provvedimento delicatissimo e che avrà influenza sulla politica futura, di fatto archiviando un metodo condiviso che nei passati 9 anni non era mai stato disatteso.
Anche per il Partito Democratico una spaccatura in questo momento è un fatto doloroso. Ma non si confondano i piani: non è in discussione il lavoro di Rita Zecchini, che è stato un ottimo membro della squadra di Governo della città. Quella del sindaco Comincini è una scelta politica: non ci sono più le condizioni per continuare la strada insieme, le condizioni politiche appunto. Stavamo camminando insieme, con fatica. Qualcuno si è fermato e ha preso un’altra strada. E ora prova a dire che è stato spinto via.

Per quanto ci riguarda il cammino continua, con il lavoro amministrativo di questi ultimi mesi e con il percorso delle primarie. Che per il Partito Democratico vedrà in campo due esponenti di punta come Ermanno Zacchetti e Maurizio Rosci.
Guardiamo al futuro, con fiducia. E di questa vicenda non parleremo più.



sabato 4 febbraio 2017

“PD e Vivere Cernusco non hanno smarrito lo spirito di squadra”


Dal punto di vista di Pd e Vivere Cernusco, la posizione presa in Consiglio Comunale dal consigliere comunale di Sinistra per Cernusco, rappresenta un deciso allontanamento dal percorso iniziato insieme nel 2007 e disconosce il modello nuovo di città, rispettoso del territorio, che abbiamo ideato e realizzato fino a qui.

Noi intendiamo proseguire su tale modello che ci ha visto raggiungere importanti risultati ambientali, e non possiamo assecondare interessi diversi da quelli della città.

Per questa ragione non si vedono, dunque, margini per poter continuare un cammino politico comune con Sinistra per Cernusco, in vista anche del prossimo confronto elettorale. Riteniamo infatti che, con il voto contrario sull'atto di indirizzo relativo alla proposta di ampliamento del Carosello, Sinistra per Cernusco abbia smarrito quello spirito di squadra con cui si è lavorato insieme in questi 10 anni di amministrazione, dal momento che antepone l’interesse di partito al bene comune della città, e affossa il metodo utilizzato in altre decisioni complicate, ma utili per la città, che abbiamo affrontato insieme nel corso degli anni, superando le normali diversità di vedute che in una coalizione sono sempre possibili.

Solo considerazioni di interesse di breve periodo possono spiegare una così grave inversione di rotta rispetto alla fiducia che, invece, era stata manifesta a Sindaco e Vice Sindaco nel 2014 e ripetuta a settembre 2016, su indirizzi molto simili sulla stessa questione. Partito Democratico e Vivere Cernusco continuano e continueranno a condividere, invece, nell’amministrare Cernusco, spirito, ideali e metodo che permettano di assumersi sempre insieme la responsabilità delle scelte con una visione complessiva della città e dei suoi bisogni, senza mai perdere di vista l'obiettivo del bene della città, sopra ogni diversa considerazione.

Questo stesso approccio, sperimentato in 10 anni di buona amministrazione, ci permette di costruire su basi solide il percorso partecipato delle primarie che si terranno entro marzo e che vivremo come momento di grande unità programmatica. Condividiamo il dispiacere di tutti coloro che ancora non si spiegano questa inversione di rotta, e non si arrendono all'idea di disperdere definitivamente il lavoro svolto fino a qui da Sinistra per Cernusco.

 Daniele Mandrini – Segretario PD Donato Scotti - coordinatore VIVERE Cernusco