giovedì 22 luglio 2010

Zacchetti: Cernusco città dello sport…dove lo sport è di casa

di Daniele Pozzi
Si comincia a delineare la composizione della nuova giunta in seguito alle dimissioni di Claudia Mandelli e del nostro portavoce Paolo Della Cagnoletta. La quasi contemporaneità degli eventi ha dato la possibilità alla maggioranza di intavolare un discorso ampio e approfondito, che non si limitasse a “riempire le caselle vuote”, ma che dopo i primi 3 anni di governo sfruttasse l’occasione di ridefinire gli obiettivi e le priorità per i prossimi 2 anni. Si è così individuata la necessità di dare più peso allo sport come valore in grado di sviluppare ulteriormente il tessuto sociale della città, tramite l’istituzione di un assessorato quasi “ad hoc”. La delega allo sport è stata finora (ottimamente) gestita dall’assessore Magistrelli, che ha provveduto ad un difficile lavoro di bonifica e che avrà ora la possibilità di dedicare più tempo e risorse a istruzione e politiche giovanili. A lui vanno i nostri ringraziamenti e gli auguri di buona continuazione.

Gli auguri di buon lavoro vanno invece al neo-assessore ERMANNO ZACCHETTI (nella foto insieme al sindaco Eugenio Comincini): classe ’72, sposato con un figlio, cernuschese doc, molto conosciuto in città per il suo impegno e la sua passione. Dopo essersi laureato in economia all’Università Bocconi, Zacchetti ha lavorato per 4 anni nella concessionaria di pubblicità di una realtà televisiva nazionale e dal 2000 lavora nella divisione commerciale di un primario gruppo europeo di comunicazione sportiva. Insomma, uno che di sport e comunicazione se ne intende, oltre a poter vantare un curriculum di tutto rispetto anche sul campo da calcio, avendo militato nelle giovanili del Milan e nell’ultimo Cernusco in grado di giocare in promozione. Da sempre attivo nel volontariato sociale, è stato anche presidente della Polisportiva GSO Paolo VI dal 2000 al 2010. Ecco un'intervista al neo assessore.

Commenti, una precisazione

Vogliamo ribadirlo, per evitare equivoci. Il blog è moderato: significa che i commenti vengono vagliati dalla redazione prima di essere pubblicati. Il che si è reso necessario perché c'è chi si diverte a usare la libertà concessa dai nuovi media per insolentire, offendere, nascondendosi dietro un vile anonimato. Secondo punto: I COMMENTI ANONIMI NON VENGONO PUBBLICATI. Chiediamo poco, a chi vuole lasciare un commento: metterci un nome, dare un segno di partecipazione al dialogo che non può avvenire tra persone mascherate. Questo perché sulla questione Pgt stanno arrivando molti commenti "anonimi" che NON verranno pubblicati. Grazie a tutti. 

martedì 20 luglio 2010

Pgt, la politica (vecchia) dei volantini

Un attacco al Piano di Governo del Territorio con metodi vecchi, argomenti ideologici, toni intimidatori. Per nascondere gli interessi dei soliti noti.
Uno stile da secolo scorso, che il Partito Democratico rifiuta. Noi vogliamo (e pratichiamo) una politica nuova.




Si comincia con un volantino anonimo. Si rincara la dose con un altro volantino, dello stesso tenore, in questo caso firmato dall’Udc di Cernusco sul Naviglio. Oggetto: lo stesso. Il Piano di Governo del Territorio del Comune, in questi giorni in fase di raccolta delle osservazioni. (Per leggere i volantini, cliccare sopra l'immagine)

Si rimane, comunque, nel solco di una politica fatta di slogan, di menzogne spacciate come verità assolute, di allarmismi creati ad arte, di ventilati ma inesistenti attacchi alla proprietà.

Questo stile è uno stile vecchio, che non ci appartiene. Vecchio, pieno di ragnatele ideologiche, di interessi occulti dei soliti noti mascherati da interessi della collettività, da argomentazioni del secolo scorso, di armamentari retorici che puzzano di muffa come una vecchia cantina.

Sono metodi da P2, P3 ecc ecc. Screditare, delegittimare, fomentare le paure dell’opinione pubblica. In nome di interessi “superiori”, che poi sono i conti in banca di un gruppo di persone che non accetta che a Cernusco si sia cambiata marcia, che non accetta che si sia posto un freno al consumo di suolo, che si rifiuta, in nome del proprio tornaconto da ricchi, di prendere atto che nella nostra città ci sia spazio per lo sviluppo sostenibile e per l’edilizia sociale.

Non vale nemmeno la pena di rispondere nel merito, a certe argomentazioni da sottoscala della politica. I contenuti e lo spirito del PGT sono stati ampiamente illustrati alla cittadinanza. Vale la pena ribadire che il percorso che ha portato al PGT è stato un percorso partecipato e trasparente, che tutte le forze politiche hanno avuto e avranno ampio modo e spazio per dire la loro, che anche i cittadini hanno la possibilità, tramite le osservazioni, di dire la loro.

Vale la pena di dire che il Partito Democratico rifiuta questi metodi di lotta politica. Li guarda con lo sprezzo che meritano le cattive pratiche, ma anche con la consapevolezza di aver fatto un buon lavoro: se le reazioni sono di questo tenore, significa che l’amministrazione e la politica che governa la città davvero hanno guardato all’interesse generale, mandando su tutte le furie gli interessi particolari di chi vorrebbe una città in cui domina il cemento. E il cemento da ricchi.

Alla fine c’è da ringraziare questo volantinaggio vagamente intimidatorio. Perché ci dà l’occasione di mettere in luce dove sta il vecchio e dove sta il nuovo. E di chiarire ancora una volta (se mai ce ne fosse stato bisogno), motivi e spirito di un Piano che disegna la città del futuro. Una città libera da fastidiosi odori di muffa.

lunedì 19 luglio 2010

Newsletter, ecco il terzo numero

È online (scaricabile qui a lato) il terzo numero di Democraticamente Newsletter, il mensile di informazione del Partito democratico di Cernusco sul Naviglio. Per essere informati sulle novità, sui temi del dibattito politico locale (e non solo), sugli appuntamenti. Se avete commenti, critiche, suggerimenti, vi invitiamo a scriverci.
 

Il Pd parla con te. In questo numero:
- Ermanno Zacchetti, neo assessore allo sport, si presenta, con un'intervista in cui delinea progetti e programmi
- Finanziaria, la politica del "si arrangi chi può". Il portavoce del Pd di Cernusco Paolo Della Cagnoletta analizza la manovra di Tremonti e i suoi riflessi (nefasti) a livello locale
- E ancora: scuola, si taglia anche a Cernusco
Estate, tempo di feste
Disabili, ecco il Puad
Filanda, 15 non profit in campo
Buona lettura!

Accendiamo la speranza, spegniamo la paura

Milano e la Lombardia non sono terre impermeabili alla criminalità organizzata. La maxi retata compiuta da carabinieri e polizia nella notte fra il 12 e il 13 luglio conferma anzi che il capoluogo lombardo è la capitale delle cosche malavitose, perché qui si concentrano le maggiori attività economiche del Paese.

Questa realtà ci inquieta e ci spaventa. Ma non ci induce ad abbassare la guardia. Al contrario, di fronte all’emergenza legalità, ci sentiamo chiamati a esser ancora più vigili e a garantire la più assoluta trasparenza nell'’azione amministrativa, allo scopo di prevenire qualunque possibile infiltrazione criminale nei nostri enti locali.

giovedì 15 luglio 2010

"Una manovra iniqua"

L'intervento in aula del capogruppo del Pd in Senato, Anna Finocchiaro, durante il dibattito sulla fiducia alla Manovra economica.
Clicca qui per vedere il video

La 'Ndrangheta, Maroni e l'informazione in salsa padana

di Andrea Gadda

"Maroni spazza via i clan Lombardi" così titola il 14 Luglio La Padania in merito agli arresti di 'ndrangheta. Bravo Maroni! Da solo ha arrestato 300 malviventi in diversi punti dell'Italia nella stessa mattinata! Fantastico....eh sì, solo la fantasia di qualche presuntuoso oppositore del governo può pensare il contrario. Pensate che un tempo SuperBobo (18-09-96) aveva morsicato il polpaccio di un carabiniere durante una perquisizione della sede della Lega, oggi invece è divenuto il paladino della giustizia....

Non ne abbiano a male carabinieri e poliziotti, anche quelli morsicati, che di gloria su la Padania non ne avranno molta, d'altronde la Lega che alle recenti regionali ha perso piu di 200.000 voti di preferenza rispetto alle provinciali/europee 2009 doveva approfittare della vetrina mediatica in momenti come questi per trattenere i suoi elettori-lettori.
Non ne abbia a male Ilda Boccassini, procuratore di Milano, che porta avanti queste indagini da anni con i magistrati del suo pool,se non viene elevata agli onori delle cronache come mente dell'operazione perché il merito non è del pool di Milano e delle intercettazioni, ma è dei ministri romani.

”Oggi (ndr ieri) è stata violata la privacy di molti 'ndraghetisti” è la battuta fatta dal procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso.
Oggi SuperBobo ci ha spiegato che proprio da ieri (porca miseria che tempismo!!!) è stato apportato un emendamento al testo di legge sulle intercettazioni, che salvaguarda le intercettazioni nelle operazioni antimafia. Ma non pensate subito male voi altri, sembra dire ridendo sotto i baffi, non penseretete mica che sia una mossa per impossessarsi a tempo scaduto di questo risultato dell'antimafia? il più bello degli ultimi decenni messo a segno dalla giustizia e dalle forze dell'ordine. Casualità!? Eppure fino a ieri non volevano emendamenti i leghisti e i loro amici.


La Padania titola “Maroni spazza via i clan Lombardi”
Allora sapete una cosa: domani vorrei questo titolo da LaPadania: “Maroni spazza via anche la nuova P2”. Ma domani scommetto non ci sarà nessun titolo del genere su La Padania, evidentemente il Ministro-lecchino non ha meriti nelle inchieste che danno fastidio al PDL e al suo Governo, così da domani si potrà sparare a zero contro la sola magistratura tramite TG1,2,4,5,6 e giornali di papà.
Però anche qui le indagini sono state fatte da carabinieri e magistrati e le prove video e le intercettazioni sono state fatte sempre dai carabinieri.
 

Ma al Corriere della Sera Maroni spiegava che Verdini e Cosentino sono presunti innocenti. «L'iscrizione nel registro degli indagati non deve tornare a essere una condanna definitiva, come accadeva in altri tempi», afferma. «La P2 fu una cosa seria, qui mi sembra ci siano più ombre che sostanza».  Gravi affermazioni da parte di un Ministro dell'Interno essendo appena venuta alla luce la nuova inchiesta. L'inchiesta continuerà, disinformazione e diffamazioni dei TG anche, poi si vedrà...

Intanto chi glielo dice a Maroni e a La Russa che i carabinieri sono diventati comunisti da un giorno all'altro? E al popolo leghista cosa dirà La Padania?
Beh oggi sul quotidiano padano la notizia sulla cosiddetta P3 era riportata alla penultima pagina appena prima del Tour de France!
Spero non mi capiti ancora di sentir dire che il governo è ostaggio della Lega.
La Lega è lo zerbino di Berlusconi&Co da 10 anni, ha sempre votato tutto ciò che serviva a papà e in cambio cosa ha ottenuto per il suo amatissimo popolo?
Altro che “Padroni a casa nostra”, se non fosse per i CC e i Magistrati qui lo slogan sarebbe diventato Padroni a Cosa Nostra, grazie ai 15 anni di mal governo della Regione Lombardia e della città di Milano, figuriamoci ora con l'Expo 2015.


Consiglio anche all'informazione padana di cominciare a pensare a quali escamotage e scusanti trovare per dire che per l'ennesima volta il vero federalismo, le vere autonomie, i veri cambiamenti non si vedranno neppure stavolta e che il nord continuerà a prenderlo “nel lisca” come dice il “leader minimo”, perché di maximo non c'è più niente, sodomia governativa a parte.

mercoledì 14 luglio 2010

Zacchetti assessore, la soddisfazione del Pd

Nominato dal sindaco nuovo assessore allo Sport. Della Cagnoletta: «Si potenzia la squadra del Partito Democratico, si potenzia l’attività di Giunta, con l’attenzione al sociale al centro. Buon lavoro Ermanno. E un grande grazie a Maurizio Magistrelli».

«Un profilo di grande competenza che saprà dare il giusto impulso alle attività della Giunta nel settore dello sport, ma non solo. Una personalità del Partito Democratico che arricchirà di idee e iniziative l’amministrazione della città nei prossimi anni. Gli facciamo i migliori auguri di buon lavoro». Così Paolo Della Cagnoletta, portavoce del circolo del Partito Democratico di Cernusco sul Naviglio, commenta l’ingresso in giunta di Ermanno Zacchetti. Il sindaco gli ha attribuito le seguenti deleghe: Attività sportive, Commercio locale, Informatizzazione, Rete civica, New media e nuove tecnologie, Servizi Demografici.

«La nomina di Ermanno rappresenta la volontà di continuare a mettere al centro delle politiche cittadine l'attenzione alla dimensione sociale e conviviale della vita delle persone. E non è un caso che il neo assessore, iscritto al nostro partito, raccolga il testimone da un altro nostro esponente, Maurizio Magistrelli. E' nelle corde del PD la cura per questo settore, perché vi troviamo molti dei valori in cui crediamo: il rispetto delle regole, la lealtà, la partecipazione, lo spirito di squadra, e, quindi, la solidarietà. A Maurizio Magistrelli va riconosciuto di aver portato a termine un grosso lavoro di "bonifica" di una situazione ingarbugliata da un metodo di gestione delle politche sportive, adottato in precedenti amministrazioni, non sempre allineato a quei valori: ogni associazione faceva per sè, ogni assessore applicava una regola diversa, il comune ripianava deficit di gestione con sovvenzioni continue. La costituzione della Consulta dello Sport ha segnato l'inizio di un percorso di rilegittimazione di tutti i "giocatori in campo", dalle associazioni al Comune, agli operatori a vario titolo coinvolti. L'avvio dei lavori di ristrutturazione del Centro Sportivo sono il segno concreto della politica che serve, capace di dare risposte, che dopo aver discusso, decide ed agisce. È con grande soddisfazione, quindi, che il nostro partito trova in Ermanno Zacchetti un nuovo rappresentante dello sport che vogliamo e siamo certi che con lui si potrà avviare la fase di compimento del nostro programma elettorale: uno sport partecipato e valorizzato in impianti rinnovati e vivaci, per passione».

Il Pd accoglie con favore, inoltre, l’assegnazione della delega sulla Vecchia Filanda a Maurizio Magistrelli. Un segnale di attenzione importante per un progetto strategico per la città, che sta facendo il suo cammino e nel quale il Partito Democratico di Cernusco sul Naviglio crede fortemente.

I prossimi due anni saranno impegnativi e decisivi per la Giunta. In questo senso, si andrà anche a sistemare un’altra casella, quella che vedrà Paolo Della Cagnoletta lasciare il suo assessorato per dedicarsi interamente al partito: «La questione si chiuderà nel giro delle prossime settimane», spiega Della Cagnoletta. «A settembre la Giunta sarà a pieno regime con un assessore di grande livello, sempre espressione del Partito Democratico, che prenderà il mio posto. E io mi dedicherò a tempo pieno alle sfide che aspettano il nostro partito».

Ermanno Zacchetti assessore, il comunicato del Comune

Ecco il comunicato ufficiale della nomina di Ermanno Zacchetti da parte del sindaco Eugenio Comincini. Il Sindaco, Eugenio Comincini, ha nominato oggi un nuovo assessore nella persona di Ermanno Zacchetti.
Classe 1972, cernuschese di nascita e di residenza, laureato in Economia e Commercio all’Università Bocconi di Milano, Zacchetti ha assunto le deleghe allo sport, ai nuovi media, al commercio, ai servizi demografici e all’informatizzazione: queste ultime tre erano in capo a Claudia Mandelli, che aveva rassegnato le proprie dimissioni all’inizio di maggio.
Lo sport è invece una delega che il Sindaco ha trasferito dalle competenze dell’Assessore all’Educazione e Formazione, Maurizio Magistrelli, che ha assunto la delega al progetto Vecchia Filanda.
“I primi obiettivi sono di tipo organizzativo”, ha detto il neo assessore nella conferenza stampa di presentazione che si è svolta questa mattina – “in modo che la prossima stagione sportiva possa cominciare con spazi assegnati in maniera certa, anche perché la prossima sarà una stagione gestionale caratterizzata dai lavori di miglioramento del centro sportivo di via Buonarroti.”
Il secondo passaggio sarà invece un progetto con cui Zacchetti vorrebbe dare alla Cernusco dello sport l’immagine che merita: “Quella di una città dove lo sport è di casa. A Cernusco si può fare sport di buona qualità, uno sport vero e uno sport di tutti. Questo valore deve essere trasmesso ad aziende, enti e istituzioni sportive”, in un’operazione di marketing territoriale.
“Uno dei sette progetti di sviluppo indicati dal PGT indica Cernusco come la città dello sport”, ha ricordato Zacchetti.
Sul fronte del commercio proseguirà l’attività di relazione con gli esercenti e le associazioni che li rappresentano, “una collaborazione che ha già condotto a risultati molto positivi, come quello di Shopping sotto le stelle”, ha puntualizzato il Sindaco.
La delega ai nuovi media è invece nuova, “sfruttando le competenze in materia di Zacchetti,” ha spiegato il Sindaco – “con l’obiettivo di migliorare e aumentare i canali di comunicazione con i cittadini. Un percorso che abbiamo già avviato con i servizi di newsletter e di sms.”
Nell’ambito della redistribuzione delle deleghe assessorili anche l’Assessore Mariangela Mariani ne assunta una nuova, alla promozione del patrimonio storico e artistico che va a sostituire la delega al turismo.

Ermanno Zacchetti è sposato e padre di un bambino di 8 anni; vive a Cernusco e lavora presso un’emittente televisiva sportiva satellitare come responsabile di progetti e iniziative speciali che legano trasmissioni ed eventi sportivi. Da sempre attivo nel volontariato sociale, è educatore di oratorio e impegnato in alcune associazioni cittadine.
Ha fatto parte prima della Commissione per il Regolamento della Consulta dello Sport di Cernusco e poi del Direttivo della stessa Consulta come rappresentante delle Associazioni Sportive.
Appassionato di calcio (è tifoso juventino), ha un passato nelle giovanili del Milan e come capitano della rappresentativa regionale Under 16. Le sue ultime passioni sportive sono la corsa di fondo e il ciclo-turismo.

Ermanno Zacchetti nuovo assessore allo sport

Ermanno Zacchetti entra in Giunta. Ecco l'annuncio sul blog del sindaco Eugenio Cominicini. Al neoassessore gli auguri di buon lavoro del Partito Democratico di Cernusco sul Naviglio

martedì 13 luglio 2010

Quale politica per Milano 2011


Ecco un intervento di Roberto Cornelli, segretario metropolitano Pd Milano. Le primarie si faranno in autunno, Pisapia è un candidato di tutto rispetto  e il Pd sosterrà chi ha  le carte migliori per vincere a Milano. Già, ma cosa serve per vincere a Milano?
Serve allargare quello schieramento di centro sinistra che da quasi un ventennio non riesce a conquistare la maggioranza dei milanesi; serve dialogare non solo con i ‘luoghi’ che da sempre sono alternativi a Pdl e Lega ma anche con quei mondi che,  per caratteristiche anagrafiche (già: ci sono anche tanti giovani a Milano che sono ai margini dell’interesse politico),  per professione o perché delusi dalla politica (della Sindaco Moratti e in generale  -circa il 65% dei milanesi pensa che qui la qualità della vita sia peggiorata negli ultimi anni) pensano di dare una chance all’opposizione; serve una visione di città aperta, dinamica, innovativa e solidale che sappia convogliare le energie di tutti nel rimettere Milano al centro dell’Europa. Il Pd è un partito, vale a dire una comunità di persone che affermano  ‘a parole e nei fatti ‘ un’idea e un progetto di città.
Direzione PD: primarie dopo programma e coalizione
Il Pd milanese è impegnato da mesi nell’aprire spazi di dialogo, con i partiti e  con le persone e i gruppi che, pur interessati alla città, non fanno politica in modo strutturato. E per fare questo ha fatto una scelta coraggiosa: quella di non mettere sul piatto una propria candidatura di partito che costringesse tutti a ragionare sul ‘prendere o lasciare’, ma attendere che dal confronto e dal fermento milanese possa emergere una candidatura in grado di competere per vincere. Che poi questa candidatura  sia di partito oppure no è indifferente. L’importante è che sia civica, e cioè in grado di rappresentare un progetto di rilancio di Milano attraverso la partecipazione dei cittadini; l’importane è che nasca da un confronto sulla città e su chi possa interpretarne e farsi attore al meglio un progetto di cambiamento.
Su questo percorso il Pd è unito e la bella discussione tutta politica della Direzione della scorsa settimana lo testimonia.  Accenti e sottolineature diverse, com’è giusto che sia in un partito che rappresenta un quarto dei milanesi e che mira a rappresentarne molti altri, ma con un consenso unanime sul percorso attuato. Capisco che per alcuni sarebbe preferibile avere un Pd spaccato, debole o impacciato. Ma sono in molti (anche fuori dai ‘giri’ politici) a sapere che senza un Pd forte non c’è alcuna possibilità di vincere le prossime elezioni comunali. Un esempio?  Molti vogliono le primarie e le chiedono ,  talvolta con un tono rivendicativo incomprensibile,  all’unico soggetto in grado di indirle, organizzarle e renderle partecipate: il Pd. E noi le faremo, invitando alla partecipazione tutta la città e mettendo in primo piano il progetto per Milano. È questo il primo passo per il cambiamento: uscire dai personalismi (e dalla priorità attribuita alla scelta della persona) e riprendere a fare politica.

lunedì 12 luglio 2010

Vecchia Filanda, 15 non profit in campo

Prosegue a grandi i passi il percorso verso la nuova –Vecchia Filanda. L’8 luglio scorso è scaduto il termine riservato alle realtà del terzo settore per dichiarare il loro interesse a partecipare all’elaborazione del progetto di riutilizzo dell'edificio (clicca qui e qui per saperne di più). Il bando è disponibile qui. Insomma, la coprogettazione, l'approccio innovativo scelto dall'amministrazione comunale (e sollecitato dal Partito Democratico) per ripensare il futuro dell'edificio, va avanti. E il terzo settore, dopo la grande partecipazione all’incontro voluto dal Partito Democratico di Cernusco sul Naviglio, a fine maggio (clicca qui per saperne di più) ha risposto con grande interesse: hanno partecipato 15 realtà (6 cooperative sociali, 2 consorzi, 7 associazioni del territorio). Nel frattempo è stato affidato l’incarico ai professionisti che elaboreranno il progetto complessivo della struttura. Come spiega il sindaco Eugenio Comincini nel sul blog: «Se tutto va bene (incrociamo le dita…), per l’inizio del 2011 potranno iniziare i lavori e per la fine del prossimo anno avremo la… Nuova Filanda!». Il bando di coprogettazione, lo ricordiamo, prevede che le funzioni da insediare all’interno della struttura sono quelle che hanno per destinatari bambini/famiglie ed anziani. Lo scopo è quello di ridare vita ad un edificio da sempre simbolo di Cernusco, rispondendo ad una domanda di spazi per la socializzazione espressa dalla stessa cittadinanza.

giovedì 8 luglio 2010

Cambiamo la manovra, occupiamoci dei cittadini.

Dal 28 Giugno al 2 Luglio si è svolta una grande mobilitazione, promossa dal Pd metropolitano, per dire che la manovra economica del governo Berlusconi è profondamente sbagliata e "spreme" sempre gli stessi, i redditi medio-bassi.

L'Anci ha già fatto qualche calcolo sulle ricadute dei tagli su Milano e provincia: 83,5 milioni di tagli all'Atm, 2000 medici e 6000 infermieri in meno in Lombardia e circa la metà a Milano, 10% di tagli sulla sicurezza e assegno di assistenza ai disabili solo per chi ha l'85% di invalidità anziché il 74%. Tagli anche alla scuola pubblica, alla manutenzione delle strade e all'illuminazione. Il tutto per un totale di oltre 512 milioni di euro nel biennio 2011-2012 e 728 milioni di euro su Milano e provincia.

Dopo due anni nei quali il governo Berlusconi e la Moratti hanno negato di fatto la crisi economica, adesso chiedono sacrifici enormi a chi ha già dato. Noi pensiamo invece che occorrano misure vere per lo sviluppo e per l’occupazione. Per questo vi chiediamo di intensificare la mobilitazione in tutta Milano e provincia, promuovendo presidi e volantinaggi, per far conoscere ai cittadini le proposte del Pd. Ecco il video che abbiamo realizzato sulla prima settimana di mobilitazione.
Cambiamo la manovra. Occupiamoci dei cittadini.


Roberto Cornelli, segretario metropolitano Pd Milano
Francesco Laforgia, coordinatore cittadino Pd Milano

lunedì 5 luglio 2010

Visti da lontano: qui Cina / 2

Simone Dossi, 27 anni, sino a febbraio consigliere comunale del Partito democratico, si è trasferito in Cina per motivi di ricerca, per il suo dottorato in Scienza politica. Da Pechino ci manda le sue riflessioni per il nostro Blog. La politica e l'Italia, viste da lontano. Ecco la seconda puntata, dedicata all'Expò
L'Expo 2015 visto da Shangai

da Pechino, Simone Dossi
Dai fatti delle ultime settimane sembra che la gestione dell'Expo di Milano 2015 così come voluta dal centrodestra (milanese, lombardo e nazionale) sia ormai giunta al capolinea. Le dimissioni di Lucio Stanca da amministratore delegato della società di gestione indicano che, a soli cinque anni dall'evento, la macchina organizzativa è in panne. Il rischio è, ancora una volta, che il nostro paese trasformi un'ottima occasione di visibilità internazionale nell'ennesimo motivo d'imbarazzo.

Questa, almeno, è la sensazione con cui si rimane all'uscita dell'Expo di Shanghai 2010, dopo aver sperimentato l'efficiente organizzazione cinese. Inserita nell'avveniristico distretto finanziario di Pudong, l'area espositiva è raggiungibile dal centro della città in pochi minuti grazie alle nuove linee della metropolitana. L'organizzazione complessiva sembra reggere bene anche a fronte del numero impressionante di visitatori. In meno di due mesi l'Expo di Shanghai ha superato i 20 milioni di visitatori, con una media quotidiana di ingressi che supera i 400 mila. Cifre strabilianti, che si riflettono del resto nelle code per l'accesso ai padiglioni: i più gettonati (Arabia Saudita, Germania, Regno Unito, Stati Uniti, ma anche Francia e Italia) richiedono dalle tre alle sette ore di coda! Visitatori cinesi di ogni età, senza troppo scomporsi, tirano fuori dagli zaini le loro seggioline pieghevoli, i semi di zucca da masticare, il mazzo di carte e aspettano per ore sotto il sole cocente. Una volta entrati nel padiglione, poi, li aspetta l'ulteriore coda per il timbro sul passaporto. Quasi tutti i visitatori cinesi, infatti, acquistano una specie di passaporto dell'Expo, sul quale collezionano i timbri di tutti i padiglioni visitati. In un certo senso, l'esposizione viene vissuta come un viaggio attorno al mondo: ed effettivamente, per chi come la maggior parte dei cinesi non ha grandi opportunità di viaggiare, l'Expo rappresenta ancora oggi un momento di contatto con il mondo, come nelle intenzioni dei suoi iniziatori a metà Ottocento.

Sarà Milano 2015 in grado di reggere al confronto con Shanghai 2010? Da quanto è dato vedere sinora pare probabile una risposta negativa: un motivo di più per imprimere una svolta all'amministrazione della città di Milano, alle elezioni comunali della prossima primavera.