di Marco Erba, capogruppo Pd in Consiglio Comunale
Gli effetti dei continui tagli del governo agli enti locali e all’istruzione stanno per abbattersi anche sul nostro Comune. Purtroppo, nonostante l’impegno dell’amministrazione, per la quale la scuola resta una priorità assoluta, gli effetti della scellerata politica economica nazionale di PDL e Lega colpiranno anche molti nostri concittadini. Già da lungo tempo il PD denuncia le scelte del governo che, invece di promuovere lo sviluppo economico, razionalizzare le risorse e avviare il federalismo fiscale, se la cava tagliando in maniera pesantissima i fondi agli enti locali, gli organi più vicini alla vita dei cittadini. “I soldi non ci sono, arrangiatevi”, sembra essere diventato il messaggio da Roma, dove la Lega sostiene una politica quanto mai centralista, scaricando ogni responsabilità su Comuni e province e fingendo di ignorare l’inevitabile taglio di servizi per i cittadini.
Le cifre parlano chiaro: il nostro Comune, nell’immediato futuro, potrà disporre di 2,5 milioni di euro in meno per i servizi. Ciò significa che sarà dolorosamente necessario tagliare su molti capitoli di spesa: i cernuschesi devono però sapere fin da subito di chi sono le responsabilità. La scelta dell’amministrazione, in questo quadro di assoluta emergenza, è quella di privilegiare ancora una volta la scuola e i servizi sociali, che grazie al Comune subiranno le decurtazioni meno significative. In particolare, vanno sottolineati lo stanziamento per l’inserimento scolastico dei disabili, che resta consistente, e i contributi per il funzionamento ordinario delle scuole, vittime dei tagli indiscriminati del ministero. Il Comune, pur non essendo tenuto a farlo, contribuisce ad esempio alle spese per l’acquisto di materiale di pulizia e didattico: senza queste risorse le scuole cernuschesi resterebbero a corto persino di fotocopie.
Non bisogna poi dimenticare gli investimenti sulle infrastrutture scolastiche: per questo anno scolastico l’amministrazione ha stanziato ben due milioni di euro al fine di garantire a tutti edifici efficienti e sicuri. Inoltre nei mesi scorsi si è trovato l’accordo per dare finalmente l’occasione alla scuola paritaria elementare e media Aurora Bachelet di costruire un proprio edificio scolastico di fronte all’ITSOS, liberando così le aule pubbliche fino ad ora occupate per meglio rispondere alle necessità di tutti gli studenti della scuola statale.
Infine, ricordiamo come anche grazie alle pressioni della nostra amministrazione negli scorsi anni siano state attivate in città due sezioni di scuola materna inizialmente non previste.
Le notizie più brutte di questo inizio anno scolastico giungono però ancora una volta da Roma: a causa dei tagli all’istruzione, a Cernusco saranno attivate circa cinque sezioni in meno di tempo pieno nelle scuole elementari. Molte famiglie cernuschesi sono state così private della possibilità di scegliere questa opzione.
Ciò conferma come la politica scolastica del ministro Gelmini sia fondata solo ed esclusivamente sui tagli di risorse. Nessuna riforma, solo risparmio per le casse statali a scapito della qualità. Che dire delle abilitazioni degli insegnanti bloccate per anni e solo recentemente riaperte? Che dire dei consistenti tagli di ore nella scuola superiore, con manovre assurde come l’accorpamento in un’unica materia di storia e geografia nei licei? Purtroppo a pagare sono i nostri studenti. Ma, nonostante lo scaricabarile governativo, siamo convinti che le famiglie sapranno individuare bene i responsabili di questo scempio e, in futuro, daranno fiducia a coloro che vedono la scuola come una risorsa fondamentale per la società di domani e non come un barile di cui raschiare sempre più il fondo.
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