venerdì 16 settembre 2011
Consiglio Comunale sui tagli. Si discute del futuro. Ma Lega e Pdl non partecipano
Ampia partecipazione di pubblico alla discussione sugli effetti dei tagli della manovra del Governo sulle politiche amministrative. L'inspiegabile scelta del centrodestra di abbandonare l'aula
di Simone Dossi
Il 15 settembre il Consiglio Comunale si è riunito in seduta straordinaria e aperta: all’ordine del giorno l’ “Illustrazione delle conseguenze della manovra finanziaria (Riduzione trasferimenti e patto di stabilità) sul bilancio del Comune di Cernusco sul Naviglio”. L’iniziativa si inserisce all’interno di un’ampia mobilitazione di protesta proclamata dall’ANCI a livello nazionale. Nel suo intervento introduttivo, il Sindaco Eugenio Comincini ha spiegato come, ancora una volta, la correzione dei conti pubblici avvenga a spese dei Comuni. Nel caso del Comune di Cernusco, i trasferimenti dallo Stato sono stati tagliati di circa due milioni sul biennio 2011-2012.
Ma il problema non sono solamente i tagli ai trasferimenti, bensì anche e soprattutto il Patto di Stabilità, che non consente ai Comuni di spendere le risorse delle quali pure dispongono. E questo è un problema non solo per i Comuni, ma per l’intera economia nazionale. Come ricordato dal Sindaco, in un paese in cui gli investimenti in opere pubbliche provengono per i due terzi da Comuni, Province e Regioni bloccare la capacità di investimento dei Comuni significa rinunciare a una potente leva di rilancio dell’economia. Per il Comune di Cernusco sul Naviglio il Patto di Stabilità comporta che ingenti risorse comunali, pari a circa 22 milioni di euro, siano oggi ferme presso la Banca d’Italia, con tasso d’interesse zero. I soldi ci sono, insomma, e anche in grande abbondanza. Ma le regole non consentono al Comune di utilizzarli per pagare parte degli investimenti in corso.
Come ha sottolineato Maurizio Rosci, Assessore PD con delega al Bilancio, si tratta di una logica davvero poco federale: i Comuni hanno le risorse, ma è lo Stato a decidere quando e quanto possano spenderle. Nei fatti le misure adottate in questi anni dal governo Berlusconi hanno fortemente ridotto l’autonomia dei Comuni: e questo al di là della vuota propaganda della Lega Nord.
E proprio la Lega Nord e il PDL hanno deciso polemicamente di disertare la seduta di Consiglio di ieri sera. Una decisione poco comprensibile, se si tiene conto che la mobilitazione è stata lanciata dall’ANCI nazionale, al momento presieduta da Osvaldo Napoli, sindaco e parlamentare PDL. Ma evidentemente ai piani alti di Lega e PDL hanno ordinato ai consiglieri cernuschesi di non partecipare alla mobilitazione. Peccato, perché non è stata certo una mobilitazione di parte, ma una risposta delle amministrazioni comunali a difesa dei cittadini. E con la loro assenza i consiglieri di Lega e PDL hanno dimostrato di essere più attenti agli equilibri interni dei propri partiti che al bene dei cittadini.
Presenti, invece, i due consiglieri delle liste civiche di opposizione, Ciro Angrisano e Daniele Cassamagnaghi, che hanno partecipato al dibattito in modo costruttivo. Ampia la partecipazione del pubblico, con una sala consiliare praticamente piena e diversi interventi da parte di cittadini. Il tono dominante è quello dello sconcerto riguardo alle condizioni economiche e finanziarie nelle quali il nostro paese è precipitato, e riguardo alle misure imposte dallo Stato agli enti locali. Ma serpeggiava anche una certa volontà di battaglia, a sostegno del Comune e a sostegno dei servizi che ne vengono erogati.
La seduta si è conclusa attorno alla mezzanotte, con l’approvazione all’unanimità di una mozione nella quale si esprime l’intenzione di procedere nella mobilitazione. La mozione è stata predisposta dall’ANCI ed è stata contestualmente approvata da numerosi Consigli Comunali in tutto il paese.
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