mercoledì 9 giugno 2010

Vecchia Filanda, sussidiarietà messa in pratica


Quando un fatto concreto vale più di mille enunciazioni teoriche.

di Mauro Andreoni
Il principio di sussidiarietà è uno dei pilastri teorici della dottrina sociale della chiesa, delineato per la prima volta nella fondamentale enciclica “Rerum Novarum” da Leone XIII nel 1891.


Non è tuttavia un concetto esclusivamente e originariamente “cattolico” perché in modo incompleto o velato è più volte enucleato da pensatori di differente impostazione culturale, dalle Sacre Scritture ed Aristotele in poi.

La nostra costituzione, nella riforma proposta dai primi governi di centro-sinistra della cosiddetta seconda repubblica e poi approvata il 7 ottobre 2001 con referendum popolare, introduce compiutamente il principio di sussidiarietà all'articolo 118.

Anche i trattati europei attingono largamente a questo principio.

Quello che ci preme sottolineare è che il principio di sussidiarietà è praticamente divenuto patrimonio universale di tutti i politici di buona volontà e per questo risulta del tutto ingiustificato l'utilizzo quale “clava ideologica” del quale taluni ne fanno, per mettere in cattiva luce l'avversario politico.

Naturalmente, come tutti i concetti teorici deve essere quotidianamente declinato nella realtà da chi è chiamato a governare la società, altrimenti rischia di restare un vuoto enunciato oggetto di insipide discussioni accademiche.

Riteniamo che un buon esempio di applicazione della sussidiarietà sia il percorso amministrativo che sta seguendo la ristrutturazione della cosiddetta “Vecchia Filanda”.

Le associazioni cernuschesi sono chiamate a raccogliere la sfida di una futura gestione comunitaria, secondo criteri individuati in accordo con l'amministrazione pubblica.

Spesso vale più un fatto concreto che mille enunciazioni teoriche.

1 commento:

Anonimo ha detto...

L'applicazione del principio di sussidiarietà - delegare a livelli inferiori tutto ciò che non debba necessariamente essere deciso a livello superiore - nella prassi europea si è dimostrato poco soddisfacente. Inoltre oggi è il principale tributario dell'ideologia leghista, lontano dallo spirito originario della dottrina sociale della chiesa. In questo caso non entra in gioco una delega, ma un elemento di condivisione progettuale e gestionale.