martedì 24 settembre 2013

Partito Democratico, decidi tu!

Prendere la tessera del Pd proprio ora? Sì, perché, come spiega il segretario del Partito Democratico di Cernusco sul Naviglio, Paolo Della Cagnoletta, proprio ora ciascuno di noi può contare nelle scelte future del partito a livello nazionale e anche di quelle a livello locale, visto che il direttivo attuale è in scadenza: gli iscritti decideranno con il loro voto chi ne farà parte, contribuendo in maniera decisiva a orientare la politica futura della nostra città.

di Paolo Della Cagnoletta

Rieccoci, con l'autunno a riprendere a pieno ritmo l'attività politica.
La prima notizia è che in arrivo finalmente il congresso del PD e fare la tessera è il primo passo per partecipare attivamente al momento decisivo degli avvenimenti politici futuri.

Quanto accaduto negli ultimi mesi ha profondamente scoraggiato molti di noi.
Dopo aver speso tante ore del nostro tempo libero per promuovere e far conoscere il PD, abbiamo assistito prima ad una sostanziale sconfitta elettorale, poi ad una sconcertante gestione delle fasi politiche successive. Oggi un’esperienza di governo, segnata dalla oggettiva difficoltà di una convivenza innaturale con il PDL, fatica a darci il senso dello sforzo per l’incertezza che pesa sulle grandi riforme istituzionali, e della legge elettorale, che, sole, possono giustificarla.

La domanda sorge spontanea: PERCHE’ MAI DOVREMMO PRENDERE LA TESSERA DEL PD?


Il PD attuale è molto lontano da quello che molti avevano entusiasticamente immaginato nel 2008.
È allora necessario tornare indietro per capire cosa è rimasto del progetto originario, cosa non ha funzionato e come è necessario muoversi per rimettere sulla giusta carreggiata il partito.

Per farlo non servono grandi sforzi. Basta rileggersi il “Manifesto dei valori del Partito Democratico” datato 16 febbraio 2008 (http://www.partitodemocratico.it/doc/200297/il-manifesto-dei-valori.htm), nel quale tutte le anime del partito si sono ritrovate, ripartendo dall'idea di un Partito in cui "confluiscono grandi tradizioni", ma che non nasce per "mettere insieme i resti di storie passate, bensì per elaborare una visione condivisa del mondo, costruendo su questa base il progetto di una nuova Italia"

Il “Manifesto” ci chiedeva di immaginare un nuovo stato sociale, un nuovo modello di sviluppo, un federalismo in grado di affrontare i ritardi del Sud e le sofferenze del Nord, una società basata sulla responsabilità e sul merito, di liberare le risorse dei giovani, di assegnare prioritariamente le risorse pubbliche alla formazione ed alla ricerca, di avviare la trasformazione delle pubbliche amministrazioni verso modelli di efficienza ed efficacia, di disegnare un nuovo quadro istituzionale che rendesse la Politica veramente in grado di decidere, di lavorare per avere una economia più competitiva in grado di assicurare lavoro e ridistribuzione della ricchezza ma anche tutela dell'ambiente, di abbattere i privilegi (anche della classe politica) e le rendite, di essere davvero laico...
Cosa è rimasto di tutto ciò nel PD attuale? Quei Valori ci uniscono ancora ?
RISPONDI TU A QUESTA DOMANDA.
Se il PD ha ancora un senso, come crediamo, ti offriamo due motivi in più per iscriverti.

A Cernusco il congresso cittadino sarà un’occasione di discussione e decisione su questioni fondamentali del futuro della nostra città. 7 dei 10 consiglieri comunali di maggioranza sono iscritti al PD, il Sindaco è un iscritto del PD.
Il Congresso del Pd elegge il Direttivo del Circolo, e qui vengono assunte tutte le decisioni che a livello di coalizione sono concordate per l’indirizzo della vita amministrativa.

La Cernusco che sarà, il futuro della città è figlio anche del lavoro di condivisione e decisione che a livello del PD settimanalmente viene svolto.
Il cuore vivo delle scelte strategiche della tua città sta nel PD. Non solo nella vita interna del partito, siamo consapevoli che anche fuori dei partiti “c’è tanta politica”, nelle associazioni come in ciascuno sforzo collettivo per il bene comune. Ma è nella partecipazione dentro il partito che si getta il seme delle istituzioni che vogliamo: inclusive, aperte, trasparenti e umane.
Abbiamo immaginato e tentato di praticare un partito aperto. Nel PD a Cernusco si entra senza sponsor.

Nessuno sa come finirà il Congresso del PD di Cernusco. Non amiamo copioni già scritti, né esiti scontati. Perché il PD possa dare i suoi frutti migliori, infatti, deve essere sempre contendibile, aperto, luogo di discussione franca e di decisione chiara.
Il PD nasce per essere il luogo dove tutte le anime delle culture politiche della sinistra riformista, sia di impronta socialista che cattolica democratica, che ambientalista o liberale possano riconoscersi. Anche a Cernusco il PD si è affermato con questo spirito e continua a perseguire questa idea: tutte le divisioni inutili degli schieramenti politici possono trovare un punto di sintesi. È necessario abbandonare l’idea di preservare zone franche di piccoli poteri autoreferenziali. Il PD è aperto, contendibile, è il luogo dove completare questo processo di semplificazione. E questo sforzo, quando “l’era Comincini” inevitabilmente finirà, sarà anche il modo migliore per preservare la città dal pericolo dell’affarismo vestito da populismo, e dei personalismi ingenui, che torneranno ad affacciarsi per gestire il potere a proprio uso e consumo.
Il PD a Cernusco vuole continuare a sognare e praticare una città aperta, viva, moderna, continuamente illuminata dalla partecipazione dei suoi cittadini, di antica o nuova residenza che siano, purchè interessati al bene della città.
Non smetteremo mai di pensare che le nostre decisioni servono oggi ma disegnano la città dei prossimi vent’anni. Anche il nostro congresso è un pezzo di questa storia da scrivere.

La tessera del circolo di Cernusco ti permette anche di partecipare al processo organizzativo e decisionale del congresso nazionale che, finalmente, è in via di definizione.

Nessuno oggi immagina che il Pd possa esistere senza il cuore vivo dei suoi iscritti. Neanche i più spinti “modernisti” intendono contrapporre primarie aperte a tutti e attivismo degli iscritti, si tratta di due momenti distinti e diversi di partecipazione, entrambi essenziali.
Tutta la prima fase congressuale, dedicata alla definizione delle proposte programmatiche dei candidati alle primarie ed alla loro selezione avviene statutariamente tra gli iscritti che a tutti i livelli ne sono parte attiva.

Per raccontarci le storie del nostro impegno, i sogni dei cambiamenti che ancora attendiamo, per ritrovare gli amici e conoscerne di nuovi, saremo di nuovo insieme  presso la Filanda per la nostra tradizionale Cena Democratica. È bello pensare che in questo luogo pubblico rinnovato e restituito alla città ci si ritrovi anche noi, “volontari della politica”, che, a tale titolo, gravoso di responsabilità ma entusiasmante, ci spendiamo per il bene comune.

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