mercoledì 5 maggio 2010

Pgt, scelte coraggiose per la Cernusco di domani

Piano di governo del territorio, capiamolo meglio: ecco l'intervento in Consiglio Comunale di Adriana Guzzi, consigliere comunale del Partito democratico.
Vorrei condividere alcune brevi considerazioni sul documento che siamo chiamati a votare, con particolare riferimento al piano dei servizi che è lo strumento più vicino alle esigenze dei cittadini.
Innanzitutto ringrazio i tecnici che hanno redatto il piano perché mi hanno dato l’opportunità di vedere la Cernusco pubblica in tutta la sua complessità, una complessità tutto sommato ricca, attrattiva, accogliente solidale con un rapporto abitante-servizi che è il più alto di tutto il territorio della Martesana.


Che questo PGT sia stato costruito con l’intento di conservare questo patrimonio qualitativo dovrebbe essere chiaro a tutti così come è altrettanto chiara la volontà di interrompere quel perverso meccanismo di consumo del suolo, al di fuori di un concreto disegno, che ha caratterizzato le scelte del recente passato creando altresi situazioni di discontinuità e di rottura del paesaggio urbano mettendo a rischio le eredità migliori della città.
 

Quello che una volta era un paese circondato da orti e aziende agricole conserverà questa caratteristica sviluppandosi all’interno di una importante cintura verde che non sarà più costituita solo da attività agricole ma da parti a bosco, prati e verde attrezzato collegati da sentieri e piste ciclabili e ripercorsi dai vecchi fossi, fontanone compreso. Oltre a preservare Cernusco dalla conurbazione coi paesi limitrofi, rappresenta un grosso polmone a beneficio di tutti i cittadini, conservando spazi aperti e al suo interno troverà casa il grande parco solare che produrrà energia pulita a basso costo.

La nostra città possiede un notevole patrimonio di edilizia sociale e il rapporto tra quest’ultima e l’edilizia privata è tra i più alti della provincia di Milano e col piano dei servizi sono previsti 3 interventi per un totale di 15450 mc a cui si possono aggiungere le quote previste nei comparti m2. Sono interventi volutamente di dimensioni contenute che si collocheranno in prossimità di contesti residenziali privati coi quali condividere spazi per servizi, spazi verdi, percorsi pedonali di collegamento a tutto vantaggio di un contesto di coesione sociale. A ben pensarci, nel PRG adottato nel 2002 non erano previste nuove costruzioni di edilizia sociale se non il recupero di 14 appartamenti del PRU di via Trento. Una svista? Mancanza di domanda? No di certo, solo una diversa sensibilità politica nel rispondere ai bisogni dei cittadini, in parte recuperata cogliendo l’opportunità offerta dai contratti di quartiere.


Scuola: sono state individuate tre aree dove potrebbe insediarsi il nuovo plesso comprensivo a servizio dei nuovi quartieri sorti nella zona est della città e sempre per rispondere alle esigenze di queste famiglie, ma nel rispetto dei diritti dei bambini, è prevista la costruzione di un asilo nido,circondato dal verde di un parco con spazi attrezzati per il gioco dei più grandi e una struttura aggregativa anche per anziani. Quale migliore opportunità di integrazione intergenerazionale.


Il piano dei servizi non dimentica di dare risposta ai bisogni delle persone con disabilità mediante strutture dedicate così come, con l’utilizzo di strutture esistenti, rispondere alle istanze poste da anziani, famiglie, bambini, associazioni.


Anche lo sport avrà le sue risposte attraverso la riqualificazione e l’ampliamento delle strutture esistenti. Ci sono altre cose che varrebbe la pena di sottolineare: il condominio solidale, la riqualificazione della stazione di villa Fiorita con l’area feste, il polo tecnologico e l’insediamento di attività commerciali, i servizi alle imprese che diventano anche servizi alle persone che non abitano a Cernusco ma che qui trascorrono gran parte del loro tempo e col loro lavoro contribuiscono al nostro benessere.


Mettere insieme tutte queste cose mi fa immaginare la Cernusco futura, quella che consegneremo ai nostri figli, che grazie all’attenzione con la quale è stato costruito questo strumento urbanistico conserverà la stessa qualità di vita che l’ha resa appetibile a molti.
Per chiudere: PGT strumento urbanistico serio improntato alla costruzione del bene comune o libro dei sogni? La valutazione della sua sostenibilità, che chiude il piano dei servizi, dice di no, si tratta per questa amministrazione di continuare sulla strada di scelte coraggiose al centro delle quali è la persona cittadino.

2 commenti:

Pietro ha detto...

Come credere alle cose che dice questa Signora che da sempre è stata anticomunista e ora è in maggioranza con rifondazione comunista??????

Redazione DemocraticaMente ha detto...

@ Pietro: complimenti per l'approfondita analisi e l'argomentazione puntuale e motivata sui contenuti. Un'opposizione così ci stimola a fare meglio. Comunisti, anticomunisti, categorie nuove, davvero...