domenica 27 gennaio 2013

Il megafono/ La memoria negata nel Giorno della Memoria

di Franca Andreoni

Non so se la parole di Berlusconi su Mussolini, pronunciate nel giorno della Memoria, siano da considerarsi sparate. So che sono parole gravi, offensive nei confronti di coloro che, tanti, combatterono nel nostro paese per riaffermare la democrazia e la libertà. Sa o finge di non sapere come è andata la storia, quali le colpe del fascismo: le leggi razziali, il divieto della libertà di stampa, delle organizzazioni dei partiti , del sindacato, della libertà in genere, della dignità della vita delle persone. E non sono storie o favole le retate (ebrei, politici, rom ,omosessuali molti dei quali uccisi nei vari campi di sterminio europeo) il confino, gli internamenti nei campi e nei lager. Sono cause e conseguenze delle scelte politiche del fascismo, alleato sempre più al nazismo con tutto quello che ha voluto significare. Fa male, soprattutto nel giorno della memoria (ma non solo), rileggere queste parole.

Abbiamo bisogno della memoria non solo per onorare i morti, ma per evitare che si ripetano gli errori del passato, anche se sotto diverse forme. Soffro e respingo il ragionamento di coloro che affermano che la pagina della nostra storia, quella della Resistenza e della lotta al nazifascismo, debba essere letta in chiave negazionista o sottotraccia: la connivenza del fascismo col nazismo fu sempre consapevole, non furono scelte che dovettero accettare. Il voler sdoganare questo periodo della storia ci porta poi all'assurda conseguenza che rappresentanti di Casa Pound, movimento di destra, la cui lista per fortuna non è stata ammessa alla prossima tornata elettorale politica), di voler, come da intercettazioni telefoniche, stuprare una ragazza perché ebrea..... Diffido di coloro che nel nome del “sano pragmatismo” scambiano le ideologie con i valori e affermano destra e sinistra sono concetti superati. Mi dispiace non concordo: valori civici, qualità della vita, condizioni economiche , equità e solidarietà devono trovare la loro espressione e sintesi nella politica.

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