giovedì 26 luglio 2012

Approvato il programma della coalizione: l'intervento del capogruppo Magistrelli

L'intervento del capogruppo del PD Maurizio Magistrelli a sostegno delle linee programmatiche presentate dal Sindaco al Consiglio Comunale.

Egregio signor Sindaco,

sin dall’avvio della campagna elettorale che ha segnato i primi mesi di quest’anno, ci siamo anche noi più volte chiesti “chi ce lo fa fare di impegnarci per il nostro Comune…

Una prima risposta l’abbiamo ottenuta leggendo tra le righe della costruzione in un programma che ha visto mobilitare importanti energie della nostra Cernusco, in un confronto aperto – magari a volte complesso – con la città, con le persone e le realtà che ne compongono il tessuto connettivo.

Ricordo come note estremamente positive la scommessa del corso di formazione “Laboratorio Cernusco” promosso dal Partito Democratico ed aperto alla cittadinanza, i tavoli di confronto con la città e da ultimo il metodo di costruzione della lista aperta da parte della nostra formazione politica.

Con la coalizione che si è andata formando abbiamo visto ancora una volta una comunità attenta ai bisogni delle persone – tutte le persone - ed esigente rispetto alla qualità della vita che si esprime nel nostro territorio.

Abbiamo ascoltato richieste e stimoli ma anche critiche e appunti; non ci siamo mai sottratti dal confronto, abbiamo sempre cercando di cogliere da ogni sollecitazione uno spunto positivo per il meglio operare.


Le linee programmatiche che questa sera ci sono state proposte hanno certamente saputo interpretare il lavoro di ascolto e sono state in grado di operare anche una sintesi di realtà rispetto allo scenario economico, politico e sociale di questo tempo.

Da parte del Partito Democratico le facciamo nostre; anche simbolicamente tutti i consiglieri hanno preso parola fornendo una propria chiave di interpretazione condividendo attenzioni e sensibilità… nella consapevolezza che ci sentiamo tutti ingaggiati – nella funzione propria del consiglio di indirizzo e di controllo – nella realizzazione di un programma che trae origine da una visione COMUNE di città. 

Per parte mia non mi soffermerò su elementi particolari. Ringrazio chi mi ha preceduto – sia dei gruppi di maggioranza che di opposizione, vorrei rinforzare alcune parole chiave della relazione che abbiamo ascoltato con attenzione; vorrei altresì proporne altre che siano di stimolo e al contempo di proposta:

  • La sobrietà da non interpretare come il gioco al ribasso sulle scelte fondamentali ma neppure con la lamentela o peggio l’invidia nei confronti di chi si trova in condizioni di miglior favore. 
  • L’innovazione da con confondersi con la sperimentazione sfrenata che spesso non genera nuovo benessere quanto come la capacità di re-interpretare in chiave migliorativa la lettura continua della nostra realtà locale, attenta alle sue connessioni con il mondo circostante – la Martesana e la Città Metropolitana in primis 
  • La crisi nel suo significato di scelta, di svolta. Passaggio verso una nuova consapevolezza e responsabilità nell’uso delle risorse disponibili consci del fatto che nessuno di noi è PADRONE della città e a nessuno è concesso di costruire il futuro a propria immagine. 
  • La sussidiarietà che non deve diventare uno slogan da parte dell’ente locale per mezzo del quale trasferire ad altri il peso delle sue difficoltà economiche né deve rappresentare la legittimazione a scelte autocentrate per le realtà del territorio che vedono nell’Ente Pubblico un semplice erogatore di finanziamenti. 
  • La cooperazione tra pubblico e privato e privato sociale, tra amministrazione e territorio, tra consiglio e Giunta comunale, tra maggioranza e opposizione riconoscendosi sempre reciprocamente quali portatori di interessi generali e non particolari.


Il gruppo del Partito Democratico, come dicevo nella seduta di insediamento del 28 maggio, intende svolgere in pienezza la sua funzione – all’interno di una maggioranza coesa – di indirizzo e di controllo. Non ci sottrarremo alle responsabilità votando a favore di queste linee programmatiche, svolgendo con lealtà i compiti che abbiamo deciso di assumerci per rispondere alla domanda “chi ce lo fa fare di impegnarci per il nostro comune…”.

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