lunedì 28 maggio 2012

Prima seduta del Consiglio Comunale, il discorso di Pietro Melzi

E' toccato a Pietro Felice Melzi in qualità di consigliere anziano in quanto risultato il candidato più votato tra le liste che hanno sostenuto il sindaco Eugenio Comincini, aprire i lavori del primo Consiglio Comunale di questa legislatura, presiedendolo sino all'elezione del nuovo presidente, Fabio Colombo. Ecco il suo discorso inaugurale, incentrato sul valore della partecipazione

Signor Sindaco, Assessori, Consiglieri, cittadinanza tutta,

L’esito elettorale mi ha riservato l’onore di inaugurare i lavori di quest’assemblea, il 15° Consiglio Comunale che la nostra città ha democraticamente eletto dal dopoguerra ad oggi. La situazione da allora è profondamente cambiata, la città e la comunità intera sono state in grado di affrontare e superare le più grandi sfide della recente storia italiana: dalla ricostruzione post bellica, al boom economico, ai traumi della fine della prima repubblica fino ad arrivare alla crisi economica che stiamo vivendo negli ultimi anni. Una crisi che nelle sue più acute conseguenze rischia di intaccare ciò che rende la nostra città veramente ricca: il suo tessuto sociale.

Ed è in questo momento così difficile per la storia cittadina che quest’amministrazione e quest’aula si troveranno a lavorare. Il compito, seppur difficile, sarà quello di dare risposte nuove ai problemi che la crisi ha messo in luce, tenendo fissa la promozione della dignità umana come bussola dell’azione di tutti coloro che si impegnano nell’attività pubblica. L’amministrazione comunale dovrà impegnarsi nell’attivare le risorse migliori della nostra comunità, promuovendo il lavoro delle numerose associazioni che sul territorio lavorano al fianco dei più deboli agendo dove gli enti pubblici non riescono ad arrivare e valorizzando la sempre viva volontà dei cittadini nel partecipare alla vita della polis. Come scriveva già nel lontano 1945 Giuseppe Dossetti: "L’unica possibilità e la condizione pregiudiziale di una ricostruzione stanno proprio in questo: che una buona volta le persone coscienti e oneste si persuadano che non è conforme al vantaggio proprio, restare assenti dalla vita politica e lasciare quindi libero il campo alle rovinose esperienze dei disonesti e degli avventurieri". Favorire l’impegno politico, in senso più ampio, ossia nell’azione di tutti i cittadini come attivi membri della polis è l’anticorpo più forte per sconfiggere quella politica, con la p minuscola, che mira all’interesse di pochi zittendo i problemi di molti.

Partendo dal sottoscritto chiedo a questa amministrazione e ai miei colleghi consiglieri di agire nella più completa trasparenza, tralasciando gli interessi di parte e le critiche pretestuose per concentrarsi sulla ricerca di soluzioni che possano migliorare la qualità della vita delle persone come singoli e come membri di una più ampia collettività. Altrettanto importante dovrà essere l’impegno di chi fa politica attiva nel riconquistare la fiducia dei cittadini sia nella politica stessa sia nelle cariche e nelle istituzioni che si impegna a ricoprire agendo, come ricorda Romano Prodi: "Con la serietà e la consapevolezza di essere gente tra la gente";, ossia non come un corpo staccato dalla comunità, ma rendendo quest’aula il cuore pulsante della città, interpretando le istanze di tutti i cernuschesi senza pregiudizio alcuno. La classe politica , inoltre, deve perdere il vizio dell’autoreferenzialità accettando di buon grado di farsi valutare, giudicare e controllare, consapevole delle scelte fatte e delle conseguenze che esse hanno, senza la paura di fare un passo indietro e lasciare spazio a chi meglio può fare.

La speranza è che dalla nostra città possa partire un messaggio che sia contagioso per tutta la classe politica italiana: chi vuole fare politica lo faccia in una logica di servizio alla comunità e non per interessi personali o per occupare una poltrona. Deve diffondersi la consapevolezza che l’attività politica nelle istituzioni è a tempo determinato e non è possibile farla ponendosi al di sopra del giudizio dei cittadini. Lavorando fra i cittadini e con i cittadini e con la consapevolezza che le sedie su cui sediamo non sono il divano di casa nostra faremo il miglior servizio alla comunità cernuschese. Come ricordava Tommaso Padoa Schioppa : "Chi governa deve essere guidato da un’ambizione del futuro del paese superiore a tutto il resto". Se sapremo tutti, in uno spirito di collaborazione tra le diverse forze politiche in campo, essere guidati da questa ambizione di futuro, potremo essere il telaio su cui continuare a far crescere il tessuto sociale di questa comunità, la sua vera ricchezza fatta di relazioni, di solidarietà, di qualità della vita. Buon lavoro a tutti.

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