giovedì 18 dicembre 2014

Jobs act, cogliamone le opportunità, subito, anche in Martesana



Al via il protocollo d'intesa tra amministrazioni comunali dell'area territoriale della provincia nord est di Milano per la promozione e la progettazione dello sviluppo economico, dell'innovazione e dell'occupazione. Il Pd di Cernusco: “Ora si badi alle cose concrete: subito un’opera di diffusione delle opportunità che il Jobs Act offre ai lavoratori, giovani e non e al mondo delle imprese della Martesana".

Partiamo dalla nostra proposta: il primo intervento degli assessori delegati per il protocollo sul lavoro - recentemente approvato dal Consiglio Comunale - sia l’organizzazione di un incontro a gennaio, tra i numerosi comuni aderenti e le imprese del territorio, ed i sindacati, per diffondere l’innovazione e le opportunità che il Jobs Act porta nel mondo del lavoro.

Entro l’anno sarà portato in Consiglio di Ministri il primo dei decreti attuativi delle legge delega sul lavoro e così il Jobs actcomincerà a declinare i suoi positivi effetti di innovazione delmercato del lavoro.

Il primo dei decreti attuativi avrà ad oggetto la disciplina del contratto unico a tempo indeterminato ed a tutele crescenti per tutti i nuovi assunti.

Migliaia di giovani che popolano il lavoro in piccole e medie imprese potranno accedere finalmente a diritti che fino ad oggi erano riservati ai pochi “aristocratici bianchi” dell’apartheid del lavoro, coloro che sono impiegati da anni in grandi imprese sopra i 15 dipendenti oppure nel pubblico impiego.




Moltissime donne accederanno ai più elementari diritti di conservazione del posto di lavoro e della retribuzione in caso di gravidanza e chi si ammala non dovrà temere.

Proprio come avvenne nell’800, si è imposta all’attenzione della politica la forza di una massa enorme, e diffusa capillarmente nel nostro tessuto produttivo, in special modo nei servizi, di personale variamente impiegato con formule che hanno accompagnato l’aleatorietà della disciplina contrattuale ad un basso salario, esattamente il contrario di ciò che sarebbe stato lecito attendersi.

Regole del diritto del lavoro scoordinate da quelle in tema di fiscalità e previdenza hanno reso via via più conveniente eludere controlli scarsi, producendo masse di personale altamente qualificato, spesso giovani, in totale balìa della temporaneità, senza alcuna forma di effettiva tutela contrattuale ed in assenza di una reale autonomia e pluralità di clientela, e, quindi, di occasioni per mitigare tale incertezza.

Oggi tutto questo sarà superato dalla contemporanea introduzione di regole certe ed uniformanti al rialzo dei diritti, e di incentivi fiscali all’assunzione, oltre che alla più massiccia riduzione dell’Irap mai avvenuta con la decurtazione della componente lavoro dalla base imponibile. Insieme con la riorganizzazione della vigilanza, delle politiche attive del lavoro e dei sussidi universali di sostegno alla disoccupazione il Jobs Act si candida, dunque, a dare la risposta sino ad ora attesa sia dai “neri senza diritti” che dalle imprese, intercettando tempestivamente i segnali di ripresa del PIL che tutti gli organismi internazionali indicano per il 2015 in Italia.

Il PD con coraggio ha affrontato questo passaggio con grande determinazione impegnandosi a viso aperto in una discussione franca, accesa e mai banale, al suo interno, come in tutta la società. Poi ha deciso, cosa altrettanto banale in una democrazia normale, ma non in Italia.

È fondamentale, dunque, che oggi tutti gli attori istituzionali svolgano il loro compito con onestà affinché questa opportunità non sia vanificata da una malcelata ansia di conservazione di una narrazione del mondo del lavoro e dell’impresa che in realtà supera oggi ogni nostalgica lentezza d’apprendimento.

In tale contesto di profonda trasformazione, per tutte queste ragioni, il PD di Cernusco ha votato la delibera con cui si dà mandato agli assessori Zecchini e Zacchetti per promuovere iniziative congiunte con i Comuni limitrofi al fine di individuare nuove opportunità di crescita del tessuto produttivo locale, della sua innovazione e capacità di organizzazione territoriale.

Crediamo, infatti, da sempre, che non sia una bufala l’idea della realizzazione di un polo di servizi per l’impresa e che a tal fine l’area individuata dal PGT per questo scopo debba essere preservata da trasformazioni definitive ad usi non confacenti con lo sviluppo di impresa e ci ha convinto che tale sottolineatura sia stata molto enfatizzata dal Consiglio Comunale per “creare nuovi posti di lavoro, soprattutto per i giovani”….”aprire spazi per start-up di impresa e il co-working e la messa in rete di un network di imprese legate in particolare all’innovazione e alla green economy”.

Allo stesso modo la presa d’atto del ruolo assunto dalla Città Metropolitana con le sue competenze in materia di promozione dello sviluppo economico ci sembra più che opportuna nel Consiglio del Vice-Sindaco Metropolitano.

È chiaro, tuttavia, che nuove strategie che contribuiscano al rilancio economico e produttivo del territorio non potranno che passare dall’onesta dedizione con cui ciascuna istituzione saprà svolgere il proprio compito nel quadro delle normative di ogni livello. Ai Comuni sarà sempre più richiesta la capacità di focalizzarsi sulle proprie competenze evitando di avventurarsi in settori dove l’impossibilità di concentrare risorse e servizi significativi produrrebbe solo verboso protagonismo di singoli, oltre che dispendiose (e aberranti, in tempi di risorse scarse) duplicazioni.

Le politiche attive del lavoro, come il fundraising istituzionale di distretto, sono materie troppo serie e complesse per vivere di spontaneismo. Ciascuno deve fare quel che sa fare, e farlo al meglio. Ed il rapporto tra enti pubblici e privati, proprio come indicato dal Jobs Act, in questo senso può dare grandi risposte, come la delibera comunale, giustamente, non esita a sottolineare.

Ci auguriamo, quindi, che questa esperienza del “Protocollo”, che si avvia al suo esordio nel campo dei numerosi protocolli sino ad oggi proposti all’attenzione della cittadinanza, sappia “stare sul pezzo”, proponendosi per puntualità delle proposte, collaborazione con gli operatori pubblici e privati dell’economia reale, e per tempestiva prontezza nell’accompagnare l’entrata in vigore delle norme di riferimento nazionali.

Ogni divagazione non potrà che essere rimarcata e ci aspettiamo che la collaborazione tra assessori, in questo senso, possa essere di grande aiuto.


A questo proposito sarebbe assai opportuno, e proponiamo, che il primo intervento degli assessori delegati sia l’organizzazione di un incontro a gennaio, a decreti delegati approvati, tra i numerosi comuni aderenti e le imprese del territorio, ed i sindacati, per diffondere l’innovazione e le opportunità che il Jobs Act porta nel mondo del lavoro, quel mondo che dall’apartheid sta forse trovando la sua democrazia, finalmente tra eguali.



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