Sara Valmaggi: una buona legge, che sana un vuoto normativo e cerca di fronteggiare un fenomeno in costante crescita
Nei giorni scorsi il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità la legge
di contrasto alla violenza sulle donne, elaborata, in quattro mesi di
intenso impegno, da un gruppo di lavoro bipartisan.
“La legge- spiega il vicepresidente del Consiglio regionale, Sara
Valmaggi, una delle relatrici della legge - è il frutto di una buona
mediazione fra i progetti di legge presentati da Pd, Sel, Pdl e
uno di iniziativa popolare e ne accoglie in grande parte i
contenuti. Un risultato importante, reso possibile anche dalla
mobilitazione delle promotrici del progetto di legge di iniziativa
popolare”.
“Si tratta - continua Valmaggi - di una buona legge, che da una
risposta alla mancanza di strumenti di tutela dalla violenza delle donne
in Italia, denunciata ieri anche dall’Onu, sana un vuoto legislativo
e interviene finalmente su un fenomeno che, come testimoniano anche i
tragici episodi recenti di cronaca, è in costante crescita.”
La legge che condanna ogni tipo di violenza fisica, sessuale
psicologica ed economica, prevede l’istituzione di un tavolo permanente
composto per metà dai rappresentanti delle associazioni e per metà da
quelli istituzionali, con funzioni non solo consultive, ma di
proposta. Prevede, inoltre la creazione di una rete, di cui faranno
parte i centri antiviolenza e di accoglienza che da anni operano sul
territorio e hanno maturato una straordinaria esperienza. “Uno dei punti
forti del documento- sottolinea Valmaggi- è proprio la valorizzazione
di questo patrimonio, fondato sul metodo della solidarietà fra donne”.
La legge stabilisce, inoltre, che sia adottato un piano pluriennale
che individui criteri e modalità di intervento Altro punto centrale
del documento approvato è la formazione degli operatori, necessità
espressa anche da chi si impegna nel soccorso alle donne maltrattate,
che fino ad oggi è stata affidata solo all’iniziativa dei volontari.
Prevede,inoltre, programmi educativi, sia per fornire strumenti atti
ad individuare eventuali casi di violenza o maltrattamento, sia a
diffondere, fin dall’infanzia, una cultura mirata al rispetto di
genere.
Il finanziamento previsto per il 2012 è di un milione di euro. “Una
cifra significativa – commenta Valmaggi- che dovrà essere stanziata
entro quest’anno. La necessità è quella di emanare subito i bandi e
individuare le linee di finanziamento. Una dilazione, vista l’urgenza
dell’attuazione degli interventi, non sarebbe in alcun modo accettabile.
Per questo ne seguiremo passo il processo di attuazione, vigileremo
perché i tempi stabiliti per l’erogazione dei finanziamenti siano
rispettati. Ci impegneremo a far si che il piano pluriennale sia
approvato al più presto dal Consiglio e seguiremo passo passo l’attività
di monitoraggio del fenomeno della violenza alle donne. Ad oggi in
Lombardia non esistono dati ufficiali. Per poter arrivare ad avere un
quadro del fenomeno è necessario avviare un lavoro di collaborazione con
i centri antiviolenza e gli altri servizi già operativi”.
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